
Disturbi del sonno: insonnia, apnee e quando rivolgersi allo specialista
Il sonno rappresenta circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere fisico e mentale. I disturbi del sonno colpiscono una percentuale significativa della popolazione, con conseguenze che vanno ben oltre la semplice stanchezza diurna. Riconoscere i segnali di un disturbo del sonno e sapere quando consultare uno specialista può fare la differenza nella qualità della vita e nella prevenzione di complicazioni a lungo termine.
Principali disturbi del sonno
I disturbi del sonno comprendono una vasta gamma di condizioni che interferiscono con la qualità, la durata o i ritmi naturali del riposo notturno.
Insonnia
Insonnia primaria:
- difficoltà persistente nell’addormentamento o nel mantenimento del sonno
- risveglio precoce con impossibilità di riaddormentarsi
- sonno non ristoratore nonostante durata apparentemente adeguata
- assenza di cause mediche o psichiatriche identificabili.
Insonnia secondaria:
- conseguenza di patologie mediche (dolore cronico, problemi respiratori)
- effetto collaterale di farmaci o sostanze
- associata a disturbi psichiatrici (depressione, ansia)
- correlata a disturbi del ritmo circadiano.
Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS)
Caratteristiche principali:
- episodi ricorrenti di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno
- interruzioni della respirazione di durata superiore a 10 secondi
- frammentazione del sonno con risvegli frequenti
- roncopatia intensa e disturbante per il partner.
Conseguenze fisiopatologiche:
- ipossiemia intermittente con stress cardiovascolare
- frammentazione del sonno e riduzione delle fasi profonde
- attivazione del sistema nervoso simpatico
- alterazioni metaboliche e ormonali.
Note:
- AHI = Apnea-Hypopnea Index (Indice Apnea-Ipopnea): numero di eventi respiratori per ora di sonno
- CPAP = Continuous Positive Airway Pressure (Pressione Positiva Continua delle Vie Aeree)
- MAD = Mandibular Advancement Device (Dispositivo di Avanzamento Mandibolare)
- La classificazione si basa su polisonnografia o monitoraggio cardio-respiratorio notturno
- La scelta terapeutica deve sempre considerare sintomi, comorbidità e preferenze del paziente
Russamento patologico
Distinzione dal russamento normale:
- intensità elevata e costante durante la notte
- associazione con pause respiratorie
- sonnolenza diurna conseguente
- disturbi cognitivi e dell’umore correlati.
Sindrome delle gambe senza riposo
Sintomi caratteristici:
- sensazioni spiacevoli alle gambe che impediscono l’addormentamento
- necessità irresistibile di muovere gli arti inferiori
- peggioramento dei sintomi durante il riposo serale
- temporaneo sollievo con il movimento.
Narcolessia
Manifestazioni cliniche:
- eccessiva sonnolenza diurna con addormentamenti improvvisi
- cataplessia (perdita improvvisa del tono muscolare)
- paralisi del sonno e allucinazioni ipnagogiche
- sonno notturno frammentato paradossalmente.
Parasonnie
Disturbi comportamentali durante il sonno:
- sonnambulismo con attività motoria complessa
- terrori notturni con risveglio confusionale
- disturbi del comportamento in sonno REM
- bruxismo con serramento involontario dei denti.
Insonnia: cause e trattamento
L’insonnia rappresenta il disturbo del sonno più diffuso nella popolazione generale.
Classificazione temporale
Insonnia acuta (transitoria):
- durata inferiore alle 4 settimane
- spesso correlata a eventi stressanti specifici
- cambiamenti ambientali o routine
- generalmente autolimitante con risoluzione spontanea.
Insonnia cronica:
- persistenza per più di 3 mesi
- frequenza di almeno 3 notti per settimana
- compromissione significativa del funzionamento diurno
- necessità di intervento terapeutico strutturato.
Fattori scatenanti e predisponenti
Stress psicosociale:
- problemi lavorativi o economici
- conflitti relazionali o familiari
- lutti o perdite significative
- preoccupazioni per la salute propria o dei familiari.
Fattori comportamentali:
- igiene del sonno inadeguata
- uso eccessivo di dispositivi elettronici serali
- consumo di caffeina, alcol o nicotina
- orari irregolari di sonno e risveglio.
Condizioni mediche:
- dolore cronico di qualsiasi origine
- problemi respiratori (asma, allergie)
- disturbi gastrointestinali (reflusso gastroesofageo)
- patologie neurologiche o endocrine.
Approcci terapeutici
Igiene del sonno:
- mantenimento di orari regolari per coricamento e risveglio
- creazione di un ambiente favorevole al riposo
- limitazione dell’esposizione alla luce blu nelle ore serali
- evitamento di sostanze stimolanti nel pomeriggio-sera.
Terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I):
- identificazione e modifica di pensieri disfunzionali sul sonno
- tecniche di controllo dello stimolo e restrizione del sonno
- training di rilassamento e gestione dell’ansia
- educazione sui meccanismi fisiologici del sonno.
Farmaci per il sonno:
- ipnotici a breve durata d’azione per uso occasionale
- evitamento dell’uso cronico per rischio dipendenza
- considerazione di alternative naturali (melatonina, valeriana)
- sempre sotto supervisione medica con valutazione rischi-benefici.

Apnee del sonno
Le apnee del sonno rappresentano una condizione seria con importanti implicazioni per la salute cardiovascolare.
Fisiopatologia delle apnee ostruttive
Meccanismo dell’ostruzione:
- rilassamento dei muscoli delle vie aeree superiori durante il sonno
- collasso delle strutture anatomiche (palato molle, lingua, epiglottide)
- riduzione o interruzione completa del flusso d’aria
- sforzi respiratori inefficaci con microrisvegli frequenti.
Sintomi notturni e diurni
Manifestazioni notturne:
- russamento intenso e irregolare
- pause respiratorie witnessed dal partner
- risvegli con sensazione di soffocamento
- sudorazione notturna eccessiva
- necessità di urinare frequentemente.
Sintomi diurni:
- sonnolenza eccessiva con colpi di sonno involontari
- difficoltà di concentrazione e problemi di memoria
- irritabilità e alterazioni dell’umore
- mal di testa mattutino
- riduzione delle prestazioni lavorative.
Fattori di rischio
Fattori anatomici:
- obesità con accumulo di grasso nel collo
- macroglossia o retrognazia
- ipertrofia delle tonsille o adenoidi
- deviazione del setto nasale.
Altri fattori predisponenti:
- età avanzata con perdita di tono muscolare
- sesso maschile (rapporto 3:1 rispetto alle donne)
- consumo di alcol che rilassa ulteriormente i muscoli
- posizione supina durante il sonno.
Conseguenze sulla salute
Complicanze cardiovascolari:
- ipertensione arteriosa resistente ai farmaci
- aritmie cardiache e fibrillazione atriale
- aumentato rischio di infarto cardiaco e ictus
- insufficienza cardiaca e ipertensione polmonare.
Conseguenze metaboliche:
- resistenza insulinica e diabete tipo 2
- alterazioni del metabolismo lipidico
- aumento di peso e difficoltà nel dimagrimento
- sindrome metabolica.

Trattamenti disponibili
CPAP (Continuous Positive Airway Pressure):
- gold standard per apnee moderate-severe
- mantenimento della pervietà delle vie aeree con pressione positiva
- miglioramento significativo dei sintomi e della qualità del sonno
- riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine.
Dispositivi di avanzamento mandibolare:
- alternative per apnee lievi-moderate
- spostamento anteriore della mandibola durante il sonno
- migliore tollerabilità per alcuni pazienti
- efficacia variabile in base all’anatomia individuale.
Interventi chirurgici:
- uvulopalatofaringoplastica per ridurre l’ostruzione
- chirurgia maxillo-facciale nei casi anatomicamente appropriati
- stimolazione del nervo ipoglosso con dispositivi impiantabili
- interventi mirati su specifiche cause ostruttive.
Quando rivolgersi allo specialista
Il riconoscimento tempestivo dei disturbi del sonno è fondamentale per prevenire complicazioni.
Sintomi che richiedono valutazione specialistica
Note importanti:
- Immediata: Situazioni che compromettono la sicurezza personale o altrui
- Entro 1 mese: Sintomi persistenti che interferiscono con la qualità di vita
- Routine: Programmabile senza urgenza particolare
- Per alcuni disturbi è necessario un approccio multidisciplinare
- La polisonnografia è spesso necessaria per la diagnosi definitiva
Esami diagnostici
La diagnosi accurata dei disturbi del sonno richiede valutazioni specifiche.
Polisonnografia completa
Esame gold standard:
- registrazione simultanea di multiple variabili fisiologiche
- monitoraggio di attività cerebrale, oculare e muscolare
- valutazione dei parametri respiratori e cardiovascolari
- analisi delle fasi del sonno e degli eventi patologici.
Parametri registrati:
- elettroencefalogramma per le fasi del sonno
- flusso oro-nasale e movimenti toracico-addominali
- saturazione dell’ossigeno e frequenza cardiaca
- posizione corporea e movimenti degli arti.
Monitoraggio domiciliare
Vantaggi della diagnosi a domicilio:
- ambiente familiare più confortevole per il paziente
- costi ridotti rispetto alla polisonnografia in laboratorio
- possibilità di registrazioni multiple per validazione
- maggiore accessibilità per pazienti con limitazioni motorie.
Limitazioni:
- parametri registrati limitati rispetto alla polisonnografia completa
- impossibilità di intervento immediato in caso di problemi tecnici
- necessità di conferma con esami più completi in casi dubbi.
Test delle latenze multiple del sonno
Valutazione oggettiva della sonnolenza:
- misurazione del tempo di addormentamento in condizioni standardizzate
- test eseguito durante il giorno dopo polisonnografia notturna
- diagnosi differenziale tra diversi disturbi di ipersonnia
- valutazione dell’efficacia dei trattamenti instaurati.
Questionari validati
Strumenti di screening:
- Epworth Sleepiness Scale per sonnolenza diurna
- Pittsburgh Sleep Quality Index per qualità del sonno
- Berlin Questionnaire per screening delle apnee
- questionari specifici per altri disturbi del sonno.
Igiene del sonno
Le regole di igiene del sonno costituiscono la base per un riposo di qualità:
Ambiente ideale per il riposo
- Temperatura della camera tra 18-20°C
- Ambiente buio con utilizzo di tende oscuranti
- Riduzione dei rumori o uso di tappi per le orecchie
- Materasso e cuscini confortevoli e appropriati
- Rimozione di dispositivi elettronici dalla camera da letto.
Routine pre-sonno
- Orari regolari per coricamento e risveglio anche nei weekend
- Attività rilassanti nell’ora prima di coricarsi
- Evitamento di attività stimolanti o stressanti serali
- Bagno caldo o tecniche di rilassamento
- Lettura di libri non stimolanti o ascolto di musica soft.
Comportamenti da evitare
- Consumo di caffeina nelle 6 ore precedenti il sonno
- Pasti abbondanti o piccanti nelle 3 ore prima di coricarsi
- Esercizio fisico intenso nelle 4 ore precedenti il riposo
- Sonnellini diurni prolungati oltre i 30 minuti
- Uso di alcol come aiuto per dormire.
I disturbi del sonno richiedono un approccio specialistico multidisciplinare che consideri tutti gli aspetti clinici, comportamentali e ambientali. Gli specialisti del sonno, supportati da strumenti diagnostici avanzati, possono sviluppare percorsi terapeutici personalizzati che affrontano non solo i sintomi ma anche le cause sottostanti, garantendo un miglioramento duraturo della qualità del riposo e della vita.