
L’acufene o fischio all’orecchio
L’acufene è un disturbo uditivo caratterizzato dalla percezione di suoni che non hanno una fonte esterna reale. Questi rumori fantasma, spesso descritti come fischi, ronzii o sibili, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Comprendere le cause, riconoscere i sintomi e conoscere le opzioni di trattamento disponibili è fondamentale per gestire efficacemente questa condizione che colpisce milioni di persone nel mondo.
Cos’è l’acufene
L’acufene, dal latino “tinnitus” che significa “tintinnio”, è la percezione di suoni nell’orecchio o nella testa senza che ci sia una fonte sonora esterna. Questo fenomeno può manifestarsi come fischi, ronzii, sibili, pulsazioni o altri rumori fantasma che solo la persona interessata può sentire.
L’acufene non è una malattia in sé, ma piuttosto un sintomo che può indicare diverse condizioni sottostanti dell’apparato uditivo o di altri sistemi corporei. Può essere temporaneo, durando solo pochi minuti, o cronico, persistendo per mesi o anni. La percezione può variare da appena percettibile a estremamente fastidiosa, interferendo con il sonno, la concentrazione e le attività quotidiane.
Cause dell’acufene
Le cause dell’acufene sono molteplici e spesso interconnesse, coinvolgendo diversi meccanismi fisiopatologici.
Sintomi dell’acufene
L’acufene si manifesta con diverse caratteristiche sonore e può essere accompagnato da altri sintomi.
Cosa fare in caso di acufene
La gestione dell’acufene richiede un approccio multidisciplinare personalizzato.
Valutazione medica iniziale
Anamnesi dettagliata:
- caratteristiche del suono percepito
- durata e modalità di insorgenza
- fattori scatenanti o di peggioramento
- farmaci assunti
- storia di traumi o infezioni auricolari.
Esame obiettivo:
- ispezione del condotto uditivo esterno
- otoscopia per valutare timpano e orecchio medio
- palpazione di collo e articolazione temporo-mandibolare
- esame neurologico di base.
Esami diagnostici
Audiometria tonale e vocale:
- valutazione della soglia uditiva
- identificazione del tipo di perdita uditiva
- correlazione con le caratteristiche dell’acufene.
Impedenzometria:
- valutazione della funzionalità dell’orecchio medio
- ricerca di disfunzioni tubariche.
Esami di imaging:
- risonanza magnetica per escludere neurinoma acustico
- TAC per valutare strutture ossee dell’orecchio
- eco-doppler cervicale per cause vascolari.
Trattamenti disponibili
Terapia della causa sottostante:
- rimozione del cerume impattato
- trattamento delle infezioni auricolari
- controllo della pressione arteriosa
- gestione dello stress e dell’ansia.
Terapie sonore:
- sound therapy con generatori di rumore bianco
- hearing aids per compensare la perdita uditiva
- dispositivi di mascheramento dell’acufene
- terapia di riaddestramento dell’acufene (TRT).
Approcci psicologici:
- terapia cognitivo-comportamentale
- tecniche di rilassamento e mindfulness
- biofeedback
- supporto psicologico per l’adattamento.
Come si fa a far passare l’acufene
Sebbene non esista una cura universale per l’acufene, diverse strategie possono aiutare a gestirlo.
Strategie immediate
Tecniche di distrazione:
- ascolto di musica rilassante a basso volume
- utilizzo di app con suoni della natura
- concentrazione su attività impegnative
- esercizi di respirazione profonda.
Modifiche ambientali:
- evitare il silenzio assoluto
- utilizzare ventilatori o generatori di rumore bianco
- mantenere un’illuminazione adeguata
- creare un ambiente rilassante prima del sonno.
Trattamenti a lungo termine
Terapia farmacologica:
- antidepressivi per l’ansia e la depressione associate
- ansiolitici per periodi limitati
- corticosteroidi in casi selezionati
- farmaci vasoattivi per l’acufene vascolare.
Riabilitazione uditiva:
- protesi acustiche per compensare perdite uditive
- impianti cocleari nei casi di sordità severa
- dispositivi di soppressione dell’acufene.
Terapie complementari:
- agopuntura
- osteopatia per problemi cervicali
- massoterapia decontratturante
- yoga e tai chi per la gestione dello stress.
Cosa si rischia con l’acufene
L’acufene può avere diverse conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita.
Rischi per la salute mentale
- sviluppo di disturbi d’ansia
- episodi depressivi reattivi
- disturbi del sonno cronici
- riduzione della qualità della vita
- isolamento sociale.
Impatti funzionali
- difficoltà di concentrazione sul lavoro
- problemi nella comunicazione
- affaticamento cronico
- riduzione delle prestazioni cognitive
- limitazioni nelle attività quotidiane.
Complicazioni associate
- peggioramento di patologie cardiovascolari per lo stress
- incremento del rischio di cadute per disturbi dell’equilibrio
- abuso di farmaci per tentare di alleviare i sintomi
- autolesionismo nei casi più gravi.
Come capire se è acufene da cervicale
L’acufene di origine cervicale presenta caratteristiche specifiche.
Caratteristiche diagnostiche
Correlazione temporale:
- insorgenza dopo traumi cervicali
- peggioramento con movimenti del collo
- miglioramento con il riposo
- associazione con cefalea cervicogenica.
Sintomi associati:
- dolore al collo e alle spalle
- rigidità mattutina cervicale
- vertigini posizionali
- disturbi dell’equilibrio
- tensione muscolare palpabile.
Test diagnostici:
- radiografia del rachide cervicale
- risonanza magnetica per escludere ernie discali
- valutazione posturale
- test di mobilità cervicale.
Trattamento specifico
- Fisioterapia cervicale
- Manipolazioni osteopatiche
- Esercizi di stretching e rinforzo
- Correzione posturale
- Terapie fisiche (TENS, ultrasuoni).
La gestione dell’acufene richiede pazienza e un approccio personalizzato, poiché la risposta ai trattamenti varia considerevolmente da persona a persona. È importante collaborare strettamente con specialisti otorinolaringoiatri, audiologi e altri professionisti sanitari per sviluppare un piano terapeutico efficace e sostenibile nel tempo.