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Dolore al petto: cause, sintomi e quando preoccuparsi

Il dolore al petto rappresenta uno dei sintomi più frequenti per cui le persone si rivolgono al medico o al pronto soccorso, suscitando comprensibilmente grande preoccupazione e ansia. Questa manifestazione può originare da numerose strutture anatomiche presenti nel torace, dal cuore ai polmoni, dall’esofago ai muscoli intercostali, rendendo la diagnosi differenziale particolarmente complessa. La capacità di riconoscere le caratteristiche del dolore toracico e di identificare i segnali d’allarme che richiedono attenzione medica immediata può letteralmente salvare la vita.

Il torace è una cavità complessa che ospita organi vitali e strutture diverse, ciascuna delle quali può essere fonte di dolore con caratteristiche specifiche. Mentre alcuni tipi di dolore al petto possono essere innocui e legati a cause muscolari o stress, altri possono indicare condizioni pericolose per la vita che richiedono intervento medico urgente. Imparare a distinguere tra questi diversi tipi di dolore e comprendere quando è necessario cercare assistenza medica immediata rappresenta una competenza fondamentale per la propria salute e sicurezza.

Cause cardiache del dolore al petto

Le cause cardiache del dolore toracico rappresentano le condizioni più temute e potenzialmente fatali, ma fortunatamente non sono le più comuni nella popolazione generale.

Infarto miocardico: riconoscere i segnali d’allarme

L’infarto cardiaco si verifica quando una delle arterie coronarie che forniscono sangue al muscolo cardiaco si occlude completamente, causando la morte di una porzione del tessuto cardiaco. Il dolore dell’infarto presenta caratteristiche distintive che è fondamentale riconoscere per garantire un intervento tempestivo.

Il dolore tipico dell’infarto si manifesta come una sensazione di oppressione, costrizione o peso al centro del petto, spesso descritto dai pazienti come “un elefante seduto sul petto” o “una morsa che stringe”. Questo dolore può irradiarsi al braccio sinistro, ma anche al destro, al collo, alla mandibola, alla schiena o all’epigastrio. Crucialmente, il dolore dell’infarto non migliora con il riposo o i cambiamenti di posizione e tende a persistere per più di 20 minuti.

I segnali d’allarme che accompagnano spesso l’infarto includono:

  • Sudorazione profusa e fredda
  • Nausea e vomito
  • Difficoltà respiratoria (dispnea)
  • Sensazione di morte imminente
  • Pallore e agitazione
  • Debolezza estrema

È importante sottolineare che nelle donne, negli anziani e nei diabetici, l’infarto può presentarsi con sintomi atipici, come dolore epigastrico, nausea isolata, estrema stanchezza o difficoltà respiratoria senza dolore toracico evidente.

Angina pectoris e altre cardiopatie

L’angina pectoris rappresenta un altro importante causa cardiaca di dolore toracico, caratterizzata da un’ischemia temporanea del muscolo cardiaco. A differenza dell’infarto, nell’angina l’occlusione coronarica è parziale e reversibile. Il dolore anginoso presenta caratteristiche simili a quello dell’infarto ma ha durata più breve (2-10 minuti), viene scatenato tipicamente dallo sforzo fisico o stress emotivo e si risolve con il riposo o l’assunzione di nitroglicerina sublinguale.

La pericardite, infiammazione del pericardio (la membrana che avvolge il cuore), causa un dolore tipicamente pungente o trafittivo, che peggiora con la respirazione profonda, la tosse o quando ci si sdraia, mentre migliora sedendosi e piegandosi in avanti.

La dissezione aortica è una condizione drammatica e pericolosa per la vita in cui si verifica una lacerazione della parete dell’aorta. Il dolore è tipicamente lacerante, di intensità massima fin dall’esordio, e può migrare lungo il decorso dell’aorta dalla parte anteriore del torace verso la schiena.

Quando è emergenza cardiaca

Qualsiasi dolore toracico che si presenti con le caratteristiche dell’infarto miocardico deve essere considerato un’emergenza medica. È fondamentale chiamare immediatamente il 118 e non recarsi autonomamente in ospedale, in quanto l’ambulanza è attrezzata per iniziare il trattamento durante il trasporto.

Altri scenari che richiedono valutazione medica urgente includono il dolore toracico associato a perdita di coscienza, difficoltà respiratoria severa, palpitazioni intense o quando il paziente ha una storia di malattia coronarica nota.

Cause non cardiache del dolore al petto

La maggior parte dei dolori toracici, specialmente nei soggetti giovani e senza fattori di rischio cardiovascolare, origina da cause non cardiache che, pur essendo generalmente meno pericolose, possono comunque richiedere attenzione medica.

Problemi polmonari

I polmoni e la pleura (la membrana che li riveste) possono essere fonte di dolore toracico con caratteristiche specifiche. L’embolia polmonare rappresenta una delle cause più gravi di dolore toracico di origine polmonare. Questa condizione si verifica quando un coagulo di sangue (spesso proveniente dalle vene profonde delle gambe) occlude un’arteria polmonare. Il dolore è tipicamente acuto, pungente, peggiora con la respirazione profonda e può essere accompagnato da difficoltà respiratoria, tosse con sangue e sensazione di svenimento.

Il pneumotorace, o collasso polmonare, causa un dolore improvviso e acuto al torace, associato a difficoltà respiratoria. Questa condizione può verificarsi spontaneamente in soggetti giovani e magri, oppure conseguire a traumi toracici.

La pleurite, infiammazione della pleura, provoca un dolore tipicamente pungente che peggiora notevolmente con la respirazione profonda, la tosse o i movimenti del torace. Il dolore pleuritico è spesso ben localizzato e può essere accompagnato da febbre se di origine infettiva.

Problemi gastrointestinali

Il reflusso gastroesofageo rappresenta una delle cause più comuni di dolore toracico non cardiaco. L’acido gastrico che risale nell’esofago può causare una sensazione di bruciore retrosternale che può essere confusa con il dolore cardiaco. Tuttavia, il dolore da reflusso è tipicamente correlato ai pasti, peggiora da sdraiati e migliora con gli antiacidi.

Lo spasmo esofageo può causare un dolore intenso e costrittivo al petto, spesso difficile da distinguere dall’angina. Questa condizione può essere scatenata da cibi caldi o freddi, stress emotivo, o deglutizione rapida.

Anche le patologie della cistifellea, come la colecistite acuta, possono causare dolore che si irradia al torace, tipicamente al quadrante superiore destro con irradiazione alla spalla destra.

Problemi muscolo-scheletrici

Le cause muscolo-scheletrici rappresentano una porzione significativa dei dolori toracici, specialmente nei soggetti giovani. La costocondrite, infiammazione delle cartilagini che connettono le costole allo sterno, causa un dolore localizzato che peggiora con i movimenti del torace, la respirazione profonda o la pressione sulla zona interessata.

Gli strappi muscolari intercostali, spesso conseguenti a sforzi fisici, tosse intensa o movimenti bruschi, causano dolore che peggiora con il movimento e la respirazione. Questi dolori sono tipicamente ben localizzati e riproducibili con la palpazione o specifici movimenti.

Cause psicologiche

L’ansia e gli attacchi di panico possono causare dolori toracici molto intensi e realistici, spesso accompagnati da palpitazioni, sudorazione, difficoltà respiratoria e sensazione di morte imminente. Questo dolore può essere molto difficile da distinguere da quello cardiaco, richiedendo spesso valutazione medica per escludere cause organiche.

Lo stress cronico può manifestarsi con tensione muscolare persistente a livello toracico, causando dolore sordo e continuo che può durare giorni o settimane.

Nevralgie intercostali

Le nevralgie intercostali sono causate dall’irritazione o infiammazione dei nervi che decorrono lungo le costole. Il dolore è tipicamente lancinante, a “pugnalata”, ben localizzato lungo il decorso di una costola, e può essere scatenato da movimenti specifici, tosse, starnuti o anche dal semplice tocco della zona interessata.

Caratteristiche del dolore al petto

La capacità di descrivere accuratamente le caratteristiche del dolore toracico rappresenta un elemento fondamentale per orientare la diagnosi e determinare l’urgenza della situazione.

Localizzazione e irradiazione

La localizzazione del dolore fornisce informazioni preziose sulla sua possibile origine. Il dolore cardiaco è tipicamente localizzato al centro del petto, dietro lo sterno, mentre il dolore pleuritico tende ad essere più laterale e ben localizzato. Il dolore muscolo-scheletrico è spesso puntiforme e riproducibile con la pressione.

L’irradiazione del dolore è altrettanto importante: il dolore cardiaco si irradia classicamente al braccio sinistro, ma può interessare anche il destro, il collo, la mandibola o la schiena. Il dolore della colecistite si irradia tipicamente alla spalla destra, mentre quello da reflusso rimane generalmente localizzato al petto.

Qualità e intensità del dolore

La qualità del dolore può essere descrittiva della causa sottostante. Il dolore cardiaco è tipicamente oppressivo, costrittivo, “come una morsa”. Il dolore pleuritico è pungente, “a pugnalata”. Il dolore da reflusso è urente, “come un bruciore”. Il dolore muscolare è tipicamente sordo e continuo.

L’intensità deve essere valutata su una scala da 1 a 10, ma è importante ricordare che l’intensità del dolore non correla sempre con la gravità della condizione sottostante.

Fattori scatenanti e allevianti

I fattori che scatenano o alleviano il dolore forniscono indizi importanti sulla diagnosi. Il dolore cardiaco è tipicamente scatenato dallo sforzo fisico o stress emotivo e si allevia con il riposo. Il dolore pleuritico peggiora con la respirazione profonda. Il dolore da reflusso è correlato ai pasti e migliora con gli antiacidi.

Sintomi associati

I sintomi che accompagnano il dolore toracico sono cruciali per la diagnosi. La presenza di sudorazione, nausea, difficoltà respiratoria e sensazione di morte imminente orienta verso una causa cardiaca. La febbre suggerisce un’origine infettiva. Le palpitazioni possono indicare aritmie o ansia.

Tipo dolore Caratteristiche Dove Quando peggiora Urgenza
Cardiaco Oppressivo, “morsa” Centro petto Sforzo, stress 🔴 URGENTE
Muscolare Sordo, continuo Localizzato Movimenti, pressione 🟡 Non urgente
Pleuritico Pungente, “pugnalata” Laterale Respiro profondo 🟠 Valutare
Reflusso Urente, bruciore Dietro sterno Dopo pasti, sdraiato 🟡 Non urgente
Ansia Costrittivo variabile Diffuso Stress, situazioni 🟡 Non urgente

Quando rivolgersi al medico

La decisione di quando cercare assistenza medica per un dolore toracico può essere critica e potenzialmente salvavita.

Segnali di allarme immediati

Alcuni sintomi richiedono chiamata immediata al 118 senza alcuna esitazione. Il dolore toracico intenso e oppressivo che persiste per più di qualche minuto, specialmente se associato a sudorazione, nausea, difficoltà respiratoria o sensazione di svenimento, deve essere considerato un’emergenza medica.

Altri segnali d’allarme immediati includono:

  • Dolore toracico con perdita di coscienza
  • Difficoltà respiratoria severa
  • Dolore che si irradia a braccia, collo, mandibola o schiena
  • Sudorazione profusa e pallore
  • Sensazione di morte imminente
  • Palpitazioni intense e prolungate

Situazioni che richiedono valutazione rapida

Anche quando il dolore non presenta caratteristiche di emergenza immediata, alcune situazioni richiedono comunque valutazione medica entro tempi brevi. Pazienti con fattori di rischio cardiovascolare (diabete, ipertensione, colesterolo alto, fumo, familiarità) che presentano dolore toracico nuovo o diverso dal solito dovrebbero essere valutati rapidamente.

Il dolore toracico ricorrente, anche se di breve durata, merita attenzione medica, così come qualsiasi dolore che interferisce significativamente con le attività quotidiane o il sonno.

Quando può attendere

Dolori toracici chiaramente correlati a movimenti specifici, che migliorano con antidolorifici comuni, ben localizzati e senza sintomi associati possono generalmente essere valutati dal medico curante in tempi non urgenti. Tuttavia, è sempre meglio peccare per eccesso di prudenza quando si tratta di dolore toracico.

Numeri di emergenza

In caso di sospetto infarto o emergenza cardiaca, chiamare immediatamente il 118. Questo numero garantisce l’invio di un’ambulanza attrezzata con personale specializzato che può iniziare il trattamento durante il trasporto, riducendo significativamente i tempi di intervento e migliorando la prognosi.

CHIAMA SUBITO IL 118 VALUTAZIONE RAPIDA (ore) MEDICO CURANTE (giorni)
• Dolore oppressivo >10 min • Dolore ricorrente da sforzo • Dolore muscolare localizzato
• Con sudorazione profusa • Fattori rischio + dolore nuovo • Migliora con antidolorifici
• Difficoltà respiratoria • Dolore che peggiora • Correlato a movimenti
• Irradiazione braccio/collo • Storia cardiaca nota • Senza sintomi associati
• Sensazione morte imminente • Dolore che interferisce sonno • Giovane senza fattori rischio

Diagnosi e esami

La diagnosi della causa del dolore toracico richiede spesso l’esecuzione di specifici esami diagnostici che permettono di identificare o escludere le condizioni più gravi.

L’elettrocardiogramma (ECG) rappresenta l’esame di prima scelta per qualsiasi dolore toracico sospetto di origine cardiaca. Questo test, rapido e non invasivo, può identificare segni di infarto in corso, ischemia miocardica o aritmie pericolose.

Gli esami del sangue, in particolare il dosaggio delle troponine, rappresentano il test di riferimento per la diagnosi di infarto miocardico. Le troponine sono proteine rilasciate dal muscolo cardiaco quando subisce un danno, e i loro livelli ematici aumentano nelle ore successive all’infarto.

L’imaging cardiaco, attraverso ecocardiogramma, può valutare la funzione del cuore e identificare anomalie strutturali o della contrattilità che potrebbero spiegare i sintomi. In casi selezionati, possono essere necessari esami più avanzati come la coronarografia o la TAC torace.