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Scoliosi: sintomi, diagnosi e trattamenti

La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una curvatura laterale permanente associata a una rotazione dei corpi vertebrali. Questa condizione può manifestarsi a qualsiasi età, ma è più frequentemente diagnosticata durante l’infanzia e l’adolescenza. Comprendere cos’è la scoliosi, come si manifesta e quali opzioni terapeutiche sono disponibili è fondamentale per gestire efficacemente questa condizione e prevenire complicazioni a lungo termine.

Cos’è la scoliosi

La scoliosi è una deformità tridimensionale della colonna vertebrale che comporta una deviazione laterale superiore a 10 gradi, misurata con il metodo di Cobb sulle radiografie. A differenza di un semplice atteggiamento scoliotico, che è una curvatura posturale correggibile, la scoliosi vera è una deformità strutturale permanente che coinvolge non solo la deviazione laterale, ma anche la rotazione dei corpi vertebrali.

La colonna vertebrale normale, vista di fronte, appare dritta, mentre vista di lato presenta curve fisiologiche: lordosi cervicale, cifosi toracica e lordosi lombare. Nella scoliosi, osservando la colonna da dietro, si nota una o più curve laterali che possono assumere forma a “C” (una sola curva) o a “S” (due curve). La rotazione vertebrale associata causa il tipico gibbo costale che diventa evidente quando il paziente si piega in avanti.

Scoliosi santagostino genova

Tipi di scoliosi

La scoliosi viene classificata in base all’età di insorgenza e alle cause.

Tipo di scoliosi Età di insorgenza Caratteristiche principali Incidenza e prognosi
SCOLIOSI IDIOPATICA (70-80% dei casi totali)
Infantile 0-3 anni • Più comune nei maschi
• Forma più rara ma più aggressiva
• Può risolversi spontaneamente o progredire rapidamente
• Richiede monitoraggio attento e frequente
Incidenza: < 1% di tutte le scoliosi
Prognosi: variabile, maggior rischio di curve gravi per la lunga crescita residua
Giovanile 3-10 anni • Rischio elevato di progressione
• Necessita trattamento precoce
• Follow-up fino alla maturità scheletrica
• Progressione proporzionale alla velocità di crescita
Incidenza: 12-20% delle scoliosi pediatriche
Prognosi: risultati simili alla forma adolescenziale se trattata adeguatamente
Adolescenziale 10-18 anni (maturità scheletrica) • Forma più comune di scoliosi idiopatica
• Più frequente nelle femmine (rapporto 7:1)
• Maggior progressione durante lo scatto puberale (11-14 anni)
• Prognosi legata a maturità scheletrica e gradi di curvatura
Incidenza: 80% delle scoliosi idiopatiche pediatriche; 2-3% della popolazione generale
Prognosi: curve < 30° si stabilizzano; > 30° rischiano progressione in età adulta
Dell’adulto Dopo maturità scheletrica (> 18 anni) • Può derivare da scoliosi idiopatica non trattata
• Progressione dopo trattamenti adolescenziali
• Peggioramento con invecchiamento
Prognosi: curve > 50° tendono a peggiorare progressivamente; possibili complicanze respiratorie e cardiache
SCOLIOSI CONGENITA (presente alla nascita)
Congenita Dalla nascita • Anomalie vertebrali malformative:
  – Emispondili (vertebre a cuneo)
  – Barre vertebrali che limitano crescita
  – Vertebre fuse o incomplete
• Spesso associate ad altre malformazioni congenite
• Può richiedere chirurgia precoce (anche a 2 anni)
Prognosi: variabile in base a tipo e localizzazione della malformazione; alcune forme evolutive richiedono intervento chirurgico precoce
SCOLIOSI NEUROMUSCOLARE
Neuromuscolare Variabile, spesso precoce • Secondaria a patologie neurologiche/muscolari:
  – Paralisi cerebrale infantile
  – Distrofia muscolare (Duchenne, Becker)
  – Atrofia muscolare spinale (SMA)
  – Mielomeningocele (spina bifida)
  – Poliomielite
• Curve spesso lunghe a “C” toraco-lombari
• Spiccata tendenza alla progressione
• Coinvolgimento del sacro con obliquità pelvica
Incidenza: 30-100% nei pazienti con patologie neuromuscolari
Prognosi: progressione anche dopo maturità scheletrica; curve gravi con impatto su postura seduta e funzione respiratoria
SCOLIOSI DEGENERATIVA
Degenerativa Età adulta-anziana (> 40-50 anni) • Causata da degenerazione discale e articolare
• Artrosi delle faccette articolari
• Perdita di altezza discale e asimmetrie
• Può causare stenosi spinale
• Sintomi neurologici: dolore, formicolii alle gambe
Prognosi: progressione lenta ma costante; spesso sintomatica con dolore e limitazione funzionale; può richiedere trattamento chirurgico in età avanzata

Note importanti:
• La classificazione cronologica è fondamentale per valutare il rischio di progressione
• Più è precoce la diagnosi, maggiore è il potenziale evolutivo della scoliosi
• La scoliosi idiopatica rappresenta circa il 70-80% di tutti i casi
• Le forme neuromuscolari hanno la prognosi più sfavorevole con progressione continua
• L’angolo di Cobb è il parametro di riferimento per valutare gravità e pianificare il trattamento

Che problemi provoca la scoliosi

Le conseguenze della scoliosi variano in base alla gravità della deformità.

Problemi estetici

Alterazioni visibili del profilo corporeo:

  • asimmetria delle spalle con una più alta dell’altra
  • scapola prominente da un lato
  • gibbo costale evidente durante la flessione anteriore
  • asimmetria della vita con diversa distanza tra braccio e tronco
  • rotazione del tronco
  • disallineamento del bacino

Impatto psicologico:

  • difficoltà nell’accettazione dell’immagine corporea
  • problemi di autostima durante l’adolescenza
  • isolamento sociale
  • ansia e depressione in casi severi

Dolore e discomfort

Dolore dorsale e lombare:

  • più frequente nelle scoliosi dell’adulto
  • raro nelle forme adolescenziali non complicate
  • causato da squilibri muscolari e degenerazione articolare
  • possibile radicolopatia per compressione nervosa

Affaticamento muscolare:

  • stanchezza durante attività prolungate
  • necessità di cambi posturali frequenti
  • tensione muscolare cronica
  • contratture paravertebrali

Complicazioni respiratorie

Nelle curve severe oltre i 70-80 gradi:

  • riduzione della capacità polmonare
  • limitazione dell’espansione toracica
  • dispnea durante sforzi
  • aumentato rischio di infezioni respiratorie
  • insufficienza respiratoria nelle forme molto gravi

Complicazioni cardiache

Solo nelle deformità molto severe:

  • cuore polmonare per sovraccarico ventricolare destro
  • ridotta tolleranza allo sforzo
  • necessità di monitoraggio cardiologico
  • complicazioni rare ma potenzialmente gravi

Come si diagnostica la scoliosi

La diagnosi di scoliosi richiede una valutazione clinica e radiologica.

Valutazione clinica

Ispezione visiva:

  • osservazione del paziente in piedi di fronte, di lato e di dietro
  • valutazione delle asimmetrie delle spalle e del bacino
  • distanza braccio-tronco
  • allineamento delle creste iliache

Test di Adams (flessione anteriore):

  • paziente che si piega in avanti a gambe tese
  • evidenziazione del gibbo costale o lombare
  • misurazione con scoliometro
  • positivo se asimmetria superiore a 5-7 gradi

Esame neurologico:

  • valutazione della forza muscolare
  • riflessi osteotendinei
  • sensibilità
  • esclusione di cause neurologiche

Esami radiologici

Radiografia della colonna in ortostatismo:

  • proiezioni antero-posteriore e laterale
  • misurazione dell’angolo di Cobb
  • valutazione della rotazione vertebrale
  • identificazione della vertebra apicale

Valutazione della maturità scheletrica:

  • segno di Risser (ossificazione della cresta iliaca)
  • fusione delle cartilagini di accrescimento
  • importante per la prognosi e le decisioni terapeutiche
  • predice il rischio di progressione

Esami avanzati quando indicati:

  • risonanza magnetica per sospette anomalie midollari
  • TAC per pianificazione chirurgica
  • esami funzionali respiratori nelle curve severe

Come si cura la scoliosi

Il trattamento varia in base all’età, alla gravità della curva e al rischio di progressione.

Osservazione

Indicazioni:

  • curve inferiori a 20-25 gradi in pazienti in crescita
  • curve stabili in pazienti maturi scheletricamente
  • controlli radiografici ogni 4-6 mesi durante la crescita
  • monitoraggio annuale dopo la maturità

Trattamento conservativo con corsetto

Indicazioni al corsetto:

  • curve tra 25 e 40-45 gradi in pazienti immaturi
  • documentata progressione di curve minori
  • prevenzione della progressione durante la crescita
  • obiettivo di mantenere la curva sotto i 40-45 gradi

Tipi di corsetto:

  • corsetto di Milwaukee per curve toraciche alte
  • corsetto di Boston per curve toraco-lombari e lombari
  • corsetto Cheneau o Sforzesco per approccio tridimensionale
  • corsetti notturni in curve specifiche

Regime di utilizzo:

  • porto del corsetto 18-23 ore al giorno
  • rimozione solo per igiene personale e attività fisica
  • durata del trattamento fino alla maturità scheletrica
  • graduale svezzamento dopo il completamento della crescita

Fisioterapia specifica

Esercizi specifici per la scoliosi:

  • metodo SEAS (Scientific Exercise Approach to Scoliosis)
  • metodo Schroth con respirazione rotazionale
  • ginnastica posturale specifica
  • rinforzo muscolare selettivo
  • stretching delle catene muscolari retratte

Obiettivi della fisioterapia:

  • miglioramento della percezione corporea
  • incremento della forza muscolare
  • mantenimento della flessibilità
  • supporto al trattamento con corsetto
  • educazione posturale

Trattamento chirurgico

Indicazioni all’intervento:

  • curve superiori a 45-50 gradi in pazienti in crescita
  • curve in progressione nonostante il corsetto
  • curve dolorose nell’adulto con fallimento della terapia conservativa
  • deterioramento della funzione polmonare

Tecniche chirurgiche:

  • artrodesi vertebrale posteriore con strumentazione
  • correzione con viti peduncolari e barre
  • approccio anteriore in casi selezionati
  • correzione graduale in curve molto rigide

Risultati attesi:

  • correzione del 50-70% della deformità
  • arresto della progressione
  • miglioramento estetico significativo
  • recupero funzionale dopo 6-12 mesi

Come si raddrizza la scoliosi

La “raddrizzazione” completa della scoliosi è generalmente impossibile.

Obiettivi realistici del trattamento

Nel paziente in crescita:

  • prevenire la progressione della curva
  • mantenere la deformità sotto controllo
  • migliorare l’aspetto estetico quando possibile
  • preservare la funzione polmonare

Nell’adulto:

  • gestione del dolore
  • mantenimento della funzionalità
  • prevenzione del peggioramento degenerativo
  • miglioramento della qualità di vita

Limiti dei trattamenti conservativi

  • Il corsetto non corregge definitivamente la scoliosi
  • Può rallentare o arrestare la progressione
  • L’effetto correttivo si perde alla rimozione
  • La fisioterapia migliora funzionalità e sintomi ma non elimina la curva

Potenziale della chirurgia

  • Correzione parziale permanente della deformità
  • Fusione vertebrale che impedisce ulteriore progressione
  • Miglioramento significativo dell’aspetto estetico
  • Perdita della mobilità nei segmenti fusi

Cosa non si deve fare con la scoliosi

Alcune attività e comportamenti vanno evitati o gestiti con attenzione.

Sport e attività controindicate

Sport asimmetrici da praticare con cautela:

  • tennis e sport con racchetta (movimenti unilaterali ripetitivi)
  • golf con torsioni asimmetriche
  • lancio del peso o del disco
  • necessità di valutazione individuale

Attività ad alto impatto nelle forme severe:

  • salti ripetitivi ad alto impatto
  • sollevamento pesi eccessivi
  • sport di contatto nelle curve molto severe
  • valutazione caso per caso

Sport consigliati

Attività benefiche per la scoliosi:

  • nuoto (tutti gli stili, meglio dorso e crawl)
  • ginnastica dolce e pilates
  • yoga con modifiche appropriate
  • camminate e trekking
  • ciclismo
  • danza con adeguamenti

Comportamenti da evitare

Posture scorrette prolungate:

  • stare seduti in modo asimmetrico
  • portare zaini pesanti su una spalla sola
  • mantenere posizioni viziate davanti al computer
  • dormire in posizioni che accentuano le curve

Falsi miti da sfatare:

  • la scoliosi non è causata da posture scorrette (sedentarietà non causa scoliosi)
  • lo zaino pesante non provoca scoliosi (può peggiorare la postura)
  • l’attività fisica non è controindicata, anzi è consigliata
  • non esistono “cure miracolose” o trattamenti alternativi validati

Convivere con la scoliosi

La gestione a lungo termine della scoliosi richiede un approccio globale.

Follow-up regolare

  • Controlli ortopedici periodici
  • Radiografie di monitoraggio secondo indicazione
  • Valutazione funzionale respiratoria nelle curve severe
  • Supporto psicologico quando necessario

Stile di vita attivo

  • Mantenimento di buona forma fisica generale
  • Esercizio regolare adattato
  • Controllo del peso corporeo (obesità può aggravare i sintomi)
  • Ergonomia sul lavoro e nelle attività quotidiane

Supporto psicosociale

  • Gruppi di supporto per adolescenti e famiglie
  • Counseling per accettazione dell’immagine corporea
  • Educazione sulla gestione della condizione
  • Informazione corretta per combattere stigma e disinformazione

La scoliosi è una condizione che richiede un approccio personalizzato e multidisciplinare. Con diagnosi precoce, trattamento appropriato e follow-up adeguato, la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale e attiva, minimizzando l’impatto della deformità sulla qualità della vita e prevenendo complicazioni future.