Radiografia al ginocchio: quando e perché farla
La radiografia del ginocchio, comunemente chiamata anche rx ginocchio, è uno degli esami radiologici più richiesti in ambito ortopedico. Il ginocchio è l’articolazione più grande e complessa del corpo umano, soggetta a numerosi stress meccanici e traumi. La radiografia rappresenta il primo strumento diagnostico per valutare dolori, traumi, gonfiori o limitazioni funzionali di questa importante articolazione.
Cos’è la radiografia del ginocchio
La radiografia del ginocchio è un esame diagnostico che utilizza raggi X per ottenere immagini delle strutture ossee e articolari del ginocchio. Attraverso questo esame è possibile visualizzare:
- ossa che compongono l’articolazione (femore, tibia, rotula, perone)
- spazio articolare tra femore e tibia
- allineamento delle strutture ossee
- presenza di calcificazioni o corpi estranei
- alterazioni della densità ossea.
È importante sottolineare che la radiografia tradizionale visualizza principalmente le strutture ossee, mentre i tessuti molli (legamenti, menischi, cartilagine) non sono direttamente visibili, anche se alcune loro alterazioni possono essere dedotte indirettamente.
Quando si richiede una radiografia del ginocchio
Le indicazioni per eseguire una radiografia al ginocchio sono numerose e riguardano sia situazioni acute che croniche.
Traumi
La causa più frequente di richiesta di radiografia del ginocchio è il trauma:
- cadute con impatto diretto sul ginocchio
- distorsioni durante attività sportive
- incidenti stradali
- traumi da sport di contatto
- colpi diretti all’articolazione.
L’esame permette di escludere o confermare fratture ossee, lussazioni della rotula o altre lesioni traumatiche.
Dolore al ginocchio
Quando il dolore persiste e non trova spiegazione, la radiografia aiuta a identificare:
- artrosi del ginocchio (gonartrosi)
- artrite
- borsite calcifica
- malattie ossee degenerative
- osteonecrosi.
Gonfiore persistente
Un ginocchio gonfio senza apparente motivo può richiedere una radiografia per escludere:
- versamento articolare importante
- fratture non evidenti clinicamente
- infezioni articolari (artrite settica)
- lesioni ossee.
Limitazione dei movimenti
Quando il ginocchio presenta rigidità o limitazione nell’estensione o nella flessione, la radiografia può evidenziare:
- artrosi avanzata con riduzione dello spazio articolare
- corpi mobili intra-articolari
- osteofiti (escrescenze ossee)
- alterazioni dell’allineamento.
Deformità
- Valgismo (ginocchia a X).
- Varismo (ginocchia ad arco).
- Alterazioni dell’asse dell’arto inferiore.
Controlli post-operatori
Dopo interventi chirurgici al ginocchio, la radiografia serve per:
- verificare il corretto posizionamento di protesi
- controllare la guarigione di fratture operate
- valutare l’evoluzione di osteotomie.
Come si svolge l’esame
La radiografia del ginocchio è un esame semplice, rapido e completamente indolore.
Preparazione
Non è richiesta alcuna preparazione particolare. È sufficiente:
- indossare abiti comodi che permettano di scoprire facilmente il ginocchio
- rimuovere eventuali oggetti metallici dalla zona (se presenti)
- informare il tecnico di radiologia in caso di gravidanza.
Esecuzione
Il paziente può essere posizionato in piedi o sdraiato sul lettino radiologico, a seconda delle proiezioni richieste.
Proiezione antero-posteriore (AP): con il ginocchio esteso, visualizza l’articolazione dall’avanti verso dietro.
Proiezione latero-laterale (LL): mostra il ginocchio di profilo, utile per valutare la rotula e lo spazio femoro-rotuleo.
Proiezione assiale della rotula: specifica per studiare l’articolazione femoro-rotulea.
Proiezioni in carico: eseguite in piedi, permettono di valutare meglio lo spazio articolare e l’allineamento dell’arto sotto carico.
Il tecnico posizionerà il ginocchio nelle diverse angolazioni richieste e chiederà di rimanere immobili durante l’acquisizione delle immagini.
Durata
L’esame dura circa 10-15 minuti, compreso il tempo necessario per le diverse proiezioni. L’esposizione effettiva ai raggi X è di pochi secondi.
Dopo l’esame
Non ci sono effetti collaterali e il paziente può immediatamente riprendere le normali attività. Il radiologo analizzerà le immagini e redigerà il referto, solitamente disponibile entro 24-48 ore nelle strutture private, o secondo i tempi stabiliti nel servizio pubblico.
Cosa può evidenziare la radiografia del ginocchio
Fratture
La radiografia può identificare fratture di:
- rotula
- condili femorali
- piatto tibiale
- testa del perone.
Alcune fratture possono non essere immediatamente visibili e richiedere un controllo radiografico a distanza di alcuni giorni o approfondimenti con risonanza magnetica o TC.
Artrosi
L’artrosi del ginocchio (gonartrosi) si manifesta radiograficamente con:
- riduzione dello spazio articolare
- presenza di osteofiti (becchi ossei)
- sclerosi subcondrale (aumento della densità ossea sotto la cartilagine)
- possibili cisti ossee subcondrali.
Lussazione della rotula
La radiografia può evidenziare lo spostamento della rotula dalla sua sede normale o segni di pregresse lussazioni.
Alterazioni dell’allineamento
- Deviazioni in varo o valgo.
- Rotazioni anomale.
- Dismetrie (differenze di lunghezza degli arti).
Calcificazioni
Depositi di calcio nei tessuti periarticolari, tipici di alcune forme di tendinite o borsite calcifica.
Corpi mobili
Frammenti di osso o cartilagine liberi nell’articolazione, conseguenza di traumi o artrosi.
Tumori ossei
Lesioni ossee benigne (come cisti ossee, encondromi) o, più raramente, maligne.
Limiti della radiografia del ginocchio
La radiografia ha alcuni limiti importanti da considerare:
- non visualizza direttamente legamenti (crociati, collaterali), menischi e cartilagine articolare
- piccole fratture o lesioni ossee possono non essere visibili nelle fasi iniziali
- alcune lesioni richiedono approfondimenti con risonanza magnetica (RM) o ecografia.
Per questo motivo, in caso di sospetta lesione legamentosa o meniscale, dopo una radiografia normale ma con quadro clinico significativo, il medico potrà richiedere ulteriori accertamenti.
Radiografia vs altri esami del ginocchio
Radiazioni e sicurezza
La radiografia del ginocchio utilizza una dose molto bassa di radiazioni, considerata sicura. Tuttavia:
- in caso di gravidanza, l’esame viene valutato attentamente dal medico e, se possibile, rimandato
- si cerca di limitare le ripetizioni non necessarie dell’esame
- vengono utilizzati parametri ottimizzati per ridurre l’esposizione mantenendo un’ottima qualità delle immagini.
Quando consultare il medico
È consigliabile richiedere una visita medica e valutare l’opportunità di una radiografia quando:
- il dolore al ginocchio persiste per più di pochi giorni
- dopo un trauma il ginocchio è gonfio, dolorante o instabile
- c’è impossibilità a caricare il peso sull’arto
- il ginocchio si blocca o cede durante il movimento
- sono presenti deformità evidenti
- il gonfiore è associato a febbre (possibile infezione articolare).
La radiografia del ginocchio rimane un esame fondamentale nella valutazione iniziale di numerose patologie articolari. A Genova sono disponibili diverse opzioni per effettuare l’esame in modo rapido ed efficiente, sia attraverso il servizio pubblico che presso strutture private. Una corretta valutazione radiologica, integrata con l’esame clinico, permette di orientare al meglio la diagnosi e il successivo percorso terapeutico.