Mammografia: a cosa serve e perché è importante
La mammografia rappresenta uno degli strumenti diagnostici più efficaci per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno, la neoplasia più frequente nelle donne. Questo esame radiologico, semplice e rapido, consente di individuare lesioni anche molto piccole, spesso prima che diventino palpabili, aumentando significativamente le possibilità di successo terapeutico.
In questo articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulla mammografia: quando farla, come si svolge l’esame, come prepararsi.
Cos’è la mammografia e a cosa serve
La mammografia è un esame radiologico specifico della mammella che utilizza raggi X a basso dosaggio per ottenere immagini dettagliate dei tessuti del seno. L’obiettivo principale è identificare precocemente eventuali anomalie, noduli o microcalcificazioni che potrebbero essere indicatori di patologie benigne o maligne.
Questo esame si distingue in due tipologie:
- La mammografia di screening, eseguita su donne asintomatiche come controllo preventivo periodico
- La mammografia diagnostica, richiesta in presenza di sintomi specifici come noduli palpabili, secrezioni dal capezzolo, alterazioni cutanee o dolore persistente.
La diagnosi precoce attraverso la mammografia può ridurre la mortalità per tumore al seno fino al 40%, rendendo questo esame un pilastro fondamentale della medicina preventiva femminile.
Quando fare la mammografia: età e frequenza consigliata
Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano di iniziare lo screening mammografico a partire dai 40-50 anni, con frequenza biennale fino ai 74 anni. In Italia, i programmi di screening organizzati dal Servizio Sanitario Nazionale invitano le donne tra i 50 e i 69 anni a sottoporsi all’esame ogni due anni gratuitamente.
Per le donne con età compresa tra i 40 e i 49 anni, la decisione di iniziare lo screening va valutata individualmente con il proprio medico, considerando fattori di rischio personali e familiari. In presenza di familiarità per tumore al seno o mutazioni genetiche note (come BRCA1 e BRCA2), lo screening può iniziare anche prima dei 40 anni e con frequenza annuale.
Dopo i 74 anni, la decisione di proseguire con la mammografia dipende dalle condizioni di salute generali e dall’aspettativa di vita della paziente, sempre in accordo con il medico curante.
Come si svolge l’esame mammografico
La mammografia è un esame ambulatoriale che non richiede anestesia e dura circa 15-20 minuti. Durante l’esame, la paziente viene posizionata davanti al mammografo, un’apparecchiatura radiologica specifica per lo studio del seno.
Ogni mammella viene delicatamente compressa tra due piastre per alcuni secondi. Questa compressione, pur potendo risultare momentaneamente fastidiosa, è necessaria per ottenere immagini nitide e ridurre la dose di radiazioni necessaria. Vengono eseguite almeno due proiezioni per ciascun seno: una dall’alto verso il basso e una obliqua laterale.
Il tecnico di radiologia posiziona accuratamente la mammella per garantire che tutto il tessuto ghiandolare venga visualizzato. L’intero procedimento è rapido e il disagio, quando presente, è di breve durata. Le immagini ottenute vengono poi analizzate dal medico radiologo specializzato in senologia.
Come prepararsi alla mammografia
Per affrontare l’esame nelle migliori condizioni, è consigliabile seguire alcuni semplici accorgimenti. Il momento ideale per programmare la mammografia è nella prima metà del ciclo mestruale, generalmente tra il settimo e il quattordicesimo giorno, quando il seno è meno teso e sensibile.
Il giorno dell’esame è preferibile evitare l’applicazione di deodoranti, talchi, creme o profumi nella zona del torace e delle ascelle, poiché questi prodotti possono contenere particelle metalliche che interferiscono con la qualità delle immagini radiologiche.
Si consiglia di indossare abiti comodi, preferibilmente separati (gonna o pantaloni con maglia o camicia), per facilitare la preparazione all’esame. È importante portare con sé eventuali mammografie precedenti e documentazione clinica rilevante, per consentire al radiologo un confronto accurato nel tempo.
I vantaggi della mammografia digitale
La tecnologia mammografica si è evoluta significativamente negli ultimi anni. La mammografia digitale, oggi standard nella maggior parte dei centri, offre numerosi vantaggi rispetto alla tecnica tradizionale analogica.
Le immagini digitali possono essere elaborate, ingrandite e analizzate con software avanzati che aiutano il radiologo nell’individuazione di anomalie anche minime. La dose di radiazioni è inferiore rispetto alla mammografia tradizionale, pur mantenendo un’eccellente qualità diagnostica.
Inoltre, la tomosintesi mammaria, evoluzione tridimensionale della mammografia digitale, permette di acquisire immagini stratificate del seno, riducendo i falsi positivi e migliorando la capacità di individuare tumori, specialmente in seni densi. Questa tecnologia è sempre più diffusa anche nelle strutture genovesi.
Dopo la mammografia: interpretazione e follow-up
Dopo l’esecuzione dell’esame, il medico radiologo analizza le immagini e redige un referto che viene generalmente consegnato entro pochi giorni. Il referto può indicare un esito negativo (assenza di alterazioni significative), la presenza di reperti benigni da monitorare nel tempo, oppure la necessità di approfondimenti diagnostici.
In caso di riscontro di anomalie, non bisogna allarmarsi immediatamente: molte alterazioni visualizzate alla mammografia sono di natura benigna. Gli eventuali approfondimenti possono includere ulteriori proiezioni mammografiche, ecografia mammaria, risonanza magnetica o, se necessario, biopsia.
È fondamentale seguire le indicazioni del radiologo e del proprio medico curante per quanto riguarda i controlli successivi. La continuità dello screening mammografico rappresenta la migliore strategia per garantire una diagnosi precoce e migliorare significativamente la prognosi in caso di patologie mammarie.
Mammografia a Genova: dove effettuare l’esame
A Genova sono disponibili diverse strutture pubbliche e private dove effettuare la mammografia. Il centro Santagostino rappresenta una valida opzione per chi cerca un servizio di qualità, con tempi di attesa ridotti e un approccio centrato sulla paziente.
Quanto costa la mammografia al Santagostino Genova?
Il centro medico Santagostino di Genova offre diverse opzioni per eseguire la mammografia, che possono essere scelte in base alle necessità della paziente e al parere dello specialista.
La mammografia singola, con tomosintesi o senza ecografia, è disponibile a partire da 80 euro. Per un esame più completo, il centro propone anche pacchetti che combinano più prestazioni: la mammografia con visita senologica ha un costo di 150 euro, così come la mammografia associata all’ecografia mammaria, che parte da 150 euro. Chi preferisce un check-up senologico completo può optare per il pacchetto che include mammografia, ecografia mammaria e visita senologica, con un prezzo a partire da 160 euro.
Le tariffe indicate sono quelle minime e possono subire variazioni a seconda dello specialista, della disponibilità in agenda e dei tempi di prenotazione.