
La gastroenterite, quali trattamenti adottare
La gastroenterite è una delle patologie più comuni che colpisce l’apparato digerente, caratterizzata dall’infiammazione dello stomaco e dell’intestino. Questo disturbo può essere causato da virus, batteri o parassiti e si manifesta con sintomi fastidiosi che possono durare da pochi giorni a diverse settimane. Conoscere i trattamenti più efficaci e le strategie di prevenzione è fondamentale per gestire correttamente questa condizione e favorire una rapida guarigione.
Cos’è la gastroenterite
La gastroenterite è un’infiammazione acuta dell’apparato gastrointestinale che coinvolge simultaneamente lo stomaco (gastrite) e l’intestino tenue (enterite). Questa condizione provoca un’alterazione delle normali funzioni digestive e di assorbimento, causando i sintomi caratteristici come diarrea, vomito e dolori addominali.
La gastroenterite può essere di origine infettiva o non infettiva, ma nella maggior parte dei casi è causata da agenti patogeni come virus, batteri o parassiti che colonizzano il tratto gastrointestinale. L’infiammazione risultante compromette l’integrità della mucosa intestinale e altera i processi di digestione e assorbimento dei nutrienti e dei liquidi.
Cause della gastroenterite
Le cause della gastroenterite sono molteplici e variano a seconda dell’agente eziologico coinvolto.
Come ci si contagia con la gastroenterite
La trasmissione della gastroenterite avviene attraverso diverse modalità.
Trasmissione oro-fecale
La via più comune di contagio:
- mani contaminate: contatto con superfici o oggetti contaminati seguiti dal contatto con la bocca
- alimenti contaminati: consumo di cibi preparati da persone infette o conservati in condizioni igieniche inadeguate
- acqua contaminata: ingestione di acqua non potabile o contaminata da feci.
Trasmissione per contatto diretto
- Contatto stretto con persone infette
- Condivisione di utensili, bicchieri o posate
- Mancanza di igiene personale adeguata
- Ambienti sovraffollati o poco ventilati.
Fattori di rischio per il contagio
- Età estrema (bambini piccoli e anziani)
- Sistema immunitario compromesso
- Viaggi in paesi con standard igienici bassi
- Consumo di cibi crudi o poco cotti
- Frequentazione di comunità chiuse (scuole, ospedali, navi).
Sintomi della gastroenterite
I sintomi della gastroenterite possono variare in intensità e durata a seconda del patogeno causale.
Quanto dura una gastroenterite
La durata della gastroenterite varia significativamente in base al tipo di agente patogeno.
Gastroenterite virale
- Norovirus: 1-3 giorni di sintomi acuti
- Rotavirus: 3-7 giorni, può essere più prolungata nei bambini
- Adenovirus: 5-12 giorni, spesso con decorso più lungo
- Recupero completo generalmente entro 7-10 giorni.
Gastroenterite batterica
- Salmonella: 4-7 giorni per la forma intestinale
- Campylobacter: 2-5 giorni, ma può recidivare
- E. coli: 1-8 giorni a seconda del ceppo
- Shigella: 4-7 giorni, spesso con complicazioni.
Fattori che influenzano la durata
- Età del paziente (più lunga nei bambini e anziani)
- Stato del sistema immunitario
- Gravità dell’infezione iniziale
- Tempestività del trattamento
- Presenza di complicazioni.
Trattamento della gastroenterite
Il trattamento della gastroenterite si basa principalmente sulla terapia di supporto e sulla prevenzione della disidratazione:
Reidratazione orale
È il pilastro del trattamento:
- soluzioni reidratanti orali (SRO): contengono elettroliti in proporzioni bilanciate
- piccole quantità frequenti: 5-10 ml ogni 2-3 minuti inizialmente
- incremento graduale: aumentare la quantità se ben tollerata
- continuare anche in presenza di vomito: spesso viene comunque assorbita.
Modifiche alimentari
Fase acuta:
- digiuno nelle prime 4-6 ore se vomito intenso
- reintroduzione graduale di liquidi chiari
- evitare latte e derivati temporaneamente
- preferire alimenti facilmente digeribili.
Fase di recupero:
- dieta BRAT (banane, riso, mela grattugiata, toast)
- reintroduzione graduale degli alimenti normali
- evitare cibi grassi, piccanti o ricchi di fibre
- probiotici per ripristinare la flora intestinale.
Farmaci sintomatici
Antiemetici:
- ondansetron per il controllo del vomito
- da utilizzare con cautela nei bambini
- utili quando il vomito impedisce la reidratazione orale.
Antidiarroici:
- loperamide per ridurre la frequenza delle scariche
- controindicati in presenza di febbre o sangue nelle feci
- da utilizzare solo negli adulti e per brevi periodi.
Antipiretici:
- paracetamolo per febbre e dolori
- evitare l’aspirina nei bambini
- mantenere un’adeguata idratazione.
Terapia antibiotica
Indicata solo in casi specifici:
- infezioni batteriche confermate con emocoltura positiva
- pazienti immunocompromessi
- forme severe con invasione sistemica
- presenza di sangue nelle feci con febbre alta.
Reidratazione endovenosa
Necessaria quando:
- impossibilità di mantenere la reidratazione orale
- segni di disidratazione moderata-grave
- vomito incoercibile
- alterazioni elettrolitiche significative.
Prevenzione della gastroenterite
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di contagio.
Igiene personale
- Lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone
- Utilizzo di disinfettanti a base alcolica
- Evitare di toccarsi il viso con mani non lavate
- Mantenere le unghie corte e pulite.
Sicurezza alimentare
- Cottura completa degli alimenti, specialmente carni e uova
- Conservazione adeguata dei cibi deperibili
- Evitare cibi crudi o poco cotti in aree a rischio
- Lavaggio accurato di frutta e verdura.
Igiene ambientale
- Disinfezione delle superfici contaminate
- Isolamento temporaneo delle persone infette
- Ventilazione adeguata degli ambienti chiusi
- Gestione appropriata dei rifiuti.
Precauzioni durante i viaggi
- Consumo di acqua imbottigliata sigillata
- Evitare ghiaccio di dubbia provenienza
- Preferire cibi cotti serviti caldi
- Evitare venditori ambulanti non igienicamente sicuri.
Vaccinazioni
- Vaccino anti-rotavirus: raccomandato per i neonati
- Vaccino anti-tifoide: per viaggiatori in aree endemiche
- Vaccino anti-colera: in situazioni specifiche di rischio.
La gastroenterite, pur essendo una condizione comune e generalmente autolimitante, richiede un’attenta gestione per prevenire complicazioni, specialmente nei soggetti più vulnerabili. Il riconoscimento precoce dei sintomi e l’applicazione tempestiva delle misure terapeutiche appropriate sono essenziali per garantire una pronta guarigione e prevenire la diffusione dell’infezione.