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La gastroenterite, quali trattamenti adottare

La gastroenterite è una delle patologie più comuni che colpisce l’apparato digerente, caratterizzata dall’infiammazione dello stomaco e dell’intestino. Questo disturbo può essere causato da virus, batteri o parassiti e si manifesta con sintomi fastidiosi che possono durare da pochi giorni a diverse settimane. Conoscere i trattamenti più efficaci e le strategie di prevenzione è fondamentale per gestire correttamente questa condizione e favorire una rapida guarigione.

Cos’è la gastroenterite

La gastroenterite è un’infiammazione acuta dell’apparato gastrointestinale che coinvolge simultaneamente lo stomaco (gastrite) e l’intestino tenue (enterite). Questa condizione provoca un’alterazione delle normali funzioni digestive e di assorbimento, causando i sintomi caratteristici come diarrea, vomito e dolori addominali.

La gastroenterite può essere di origine infettiva o non infettiva, ma nella maggior parte dei casi è causata da agenti patogeni come virus, batteri o parassiti che colonizzano il tratto gastrointestinale. L’infiammazione risultante compromette l’integrità della mucosa intestinale e altera i processi di digestione e assorbimento dei nutrienti e dei liquidi.

Cause della gastroenterite

Le cause della gastroenterite sono molteplici e variano a seconda dell’agente eziologico coinvolto.

Categoria di cause Agenti specifici
Cause virali I virus rappresentano la causa più comune di gastroenterite, specialmente nei bambini
  • norovirus: responsabile della maggior parte delle epidemie di gastroenterite negli adulti
  • rotavirus: principale causa di gastroenterite grave nei bambini sotto i 5 anni
  • adenovirus enterici: causano episodi prolungati, soprattutto nei bambini piccoli
  • astrovirus: colpisce principalmente bambini e anziani immunocompromessi
  • virus di Norwalk: causa epidemie in ambienti chiusi come navi da crociera
Cause batteriche Le infezioni batteriche sono spesso più gravi e possono richiedere trattamento antibiotico
  • Salmonella: trasmessa attraverso alimenti contaminati, specialmente uova e carni
  • Campylobacter jejuni: comune nei paesi in via di sviluppo, spesso da pollame contaminato
  • Escherichia coli: alcune varianti producono tossine che causano diarrea grave
  • Shigella: causa dissenteria con sangue e muco nelle feci
  • Clostridium difficile: spesso associata all’uso di antibiotici
Cause parassitarie Meno comuni nei paesi sviluppati ma significative in aree con scarsa igiene
  • Giardia lamblia: causa diarrea cronica e malassorbimento
  • Cryptosporidium: particolarmente problematico nei soggetti immunocompromessi
  • Entamoeba histolytica: causa dissenteria amebica
  • Cyclospora: associata al consumo di frutta e verdura contaminate
Cause non infettive
  • intossicazione alimentare da tossine batteriche
  • reazioni a farmaci (antibiotici, antinfiammatori)
  • intolleranze alimentari (lattosio, glutine)
  • malattie infiammatorie intestinali
  • stress e fattori psicologici

Come ci si contagia con la gastroenterite

La trasmissione della gastroenterite avviene attraverso diverse modalità.

Trasmissione oro-fecale

La via più comune di contagio:

  • mani contaminate: contatto con superfici o oggetti contaminati seguiti dal contatto con la bocca
  • alimenti contaminati: consumo di cibi preparati da persone infette o conservati in condizioni igieniche inadeguate
  • acqua contaminata: ingestione di acqua non potabile o contaminata da feci.

Trasmissione per contatto diretto

  • Contatto stretto con persone infette
  • Condivisione di utensili, bicchieri o posate
  • Mancanza di igiene personale adeguata
  • Ambienti sovraffollati o poco ventilati.

Fattori di rischio per il contagio

  • Età estrema (bambini piccoli e anziani)
  • Sistema immunitario compromesso
  • Viaggi in paesi con standard igienici bassi
  • Consumo di cibi crudi o poco cotti
  • Frequentazione di comunità chiuse (scuole, ospedali, navi).

Sintomi della gastroenterite

I sintomi della gastroenterite possono variare in intensità e durata a seconda del patogeno causale.

Categoria di sintomi Manifestazioni
Sintomi gastrointestinali principali
  • diarrea: da liquida a mucosanguinolenta, spesso urgente
  • vomito: può essere intenso e ripetuto, specialmente nella fase iniziale
  • nausea: sensazione persistente di malessere gastrico
  • dolori addominali: crampi diffusi, spesso accompagnati da borborigmi
  • gonfiore addominale: distensione con meteorismo
Sintomi sistemici
  • febbre: da lieve a moderata, raramente oltre i 38,5°C
  • malessere generale: debolezza e spossatezza
  • mal di testa: spesso associato alla disidratazione
  • dolori muscolari: mialgie diffuse
  • perdita di appetito: rifiuto del cibo per diversi giorni
Segni di gravità
  • disidratazione: secchezza delle mucose, riduzione della diuresi
  • sangue nelle feci: indica infezione batterica invasiva
  • febbre alta persistente: oltre 38,5°C per più di 48 ore
  • dolore addominale intenso: localizzato e persistente
  • segni di shock: pallore, tachicardia, ipotensione

Quanto dura una gastroenterite

La durata della gastroenterite varia significativamente in base al tipo di agente patogeno.

Gastroenterite virale

  • Norovirus: 1-3 giorni di sintomi acuti
  • Rotavirus: 3-7 giorni, può essere più prolungata nei bambini
  • Adenovirus: 5-12 giorni, spesso con decorso più lungo
  • Recupero completo generalmente entro 7-10 giorni.

Gastroenterite batterica

  • Salmonella: 4-7 giorni per la forma intestinale
  • Campylobacter: 2-5 giorni, ma può recidivare
  • E. coli: 1-8 giorni a seconda del ceppo
  • Shigella: 4-7 giorni, spesso con complicazioni.

Fattori che influenzano la durata

  • Età del paziente (più lunga nei bambini e anziani)
  • Stato del sistema immunitario
  • Gravità dell’infezione iniziale
  • Tempestività del trattamento
  • Presenza di complicazioni.

Trattamento della gastroenterite

Il trattamento della gastroenterite si basa principalmente sulla terapia di supporto e sulla prevenzione della disidratazione:

Reidratazione orale

È il pilastro del trattamento:

  • soluzioni reidratanti orali (SRO): contengono elettroliti in proporzioni bilanciate
  • piccole quantità frequenti: 5-10 ml ogni 2-3 minuti inizialmente
  • incremento graduale: aumentare la quantità se ben tollerata
  • continuare anche in presenza di vomito: spesso viene comunque assorbita.

Modifiche alimentari

Fase acuta:

  • digiuno nelle prime 4-6 ore se vomito intenso
  • reintroduzione graduale di liquidi chiari
  • evitare latte e derivati temporaneamente
  • preferire alimenti facilmente digeribili.

Fase di recupero:

  • dieta BRAT (banane, riso, mela grattugiata, toast)
  • reintroduzione graduale degli alimenti normali
  • evitare cibi grassi, piccanti o ricchi di fibre
  • probiotici per ripristinare la flora intestinale.

Farmaci sintomatici

Antiemetici:

  • ondansetron per il controllo del vomito
  • da utilizzare con cautela nei bambini
  • utili quando il vomito impedisce la reidratazione orale.

Antidiarroici:

  • loperamide per ridurre la frequenza delle scariche
  • controindicati in presenza di febbre o sangue nelle feci
  • da utilizzare solo negli adulti e per brevi periodi.

Antipiretici:

  • paracetamolo per febbre e dolori
  • evitare l’aspirina nei bambini
  • mantenere un’adeguata idratazione.

Terapia antibiotica

Indicata solo in casi specifici:

  • infezioni batteriche confermate con emocoltura positiva
  • pazienti immunocompromessi
  • forme severe con invasione sistemica
  • presenza di sangue nelle feci con febbre alta.

Reidratazione endovenosa

Necessaria quando:

  • impossibilità di mantenere la reidratazione orale
  • segni di disidratazione moderata-grave
  • vomito incoercibile
  • alterazioni elettrolitiche significative.

Prevenzione della gastroenterite

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di contagio.

Igiene personale

  • Lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone
  • Utilizzo di disinfettanti a base alcolica
  • Evitare di toccarsi il viso con mani non lavate
  • Mantenere le unghie corte e pulite.

Sicurezza alimentare

  • Cottura completa degli alimenti, specialmente carni e uova
  • Conservazione adeguata dei cibi deperibili
  • Evitare cibi crudi o poco cotti in aree a rischio
  • Lavaggio accurato di frutta e verdura.

Igiene ambientale

  • Disinfezione delle superfici contaminate
  • Isolamento temporaneo delle persone infette
  • Ventilazione adeguata degli ambienti chiusi
  • Gestione appropriata dei rifiuti.

Precauzioni durante i viaggi

  • Consumo di acqua imbottigliata sigillata
  • Evitare ghiaccio di dubbia provenienza
  • Preferire cibi cotti serviti caldi
  • Evitare venditori ambulanti non igienicamente sicuri.

Vaccinazioni

  • Vaccino anti-rotavirus: raccomandato per i neonati
  • Vaccino anti-tifoide: per viaggiatori in aree endemiche
  • Vaccino anti-colera: in situazioni specifiche di rischio.

La gastroenterite, pur essendo una condizione comune e generalmente autolimitante, richiede un’attenta gestione per prevenire complicazioni, specialmente nei soggetti più vulnerabili. Il riconoscimento precoce dei sintomi e l’applicazione tempestiva delle misure terapeutiche appropriate sono essenziali per garantire una pronta guarigione e prevenire la diffusione dell’infezione.