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La colite ulcerosa

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’intestino crasso, in particolare il retto e il colon. Questa patologia, caratterizzata da periodi di riacutizzazione e remissione, può incidere significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre. In questo articolo esploreremo le cause, i sintomi, i metodi diagnostici e le opzioni terapeutiche disponibili per gestire efficacemente questa condizione.

Cos’è la colite ulcerosa

La colite ulcerosa, nota anche come rettocolite ulcerosa, è una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI) che provoca infiammazione e ulcerazioni nella mucosa del colon e del retto. A differenza del morbo di Crohn, un’altra malattia infiammatoria intestinale, la colite ulcerosa interessa esclusivamente il colon e il retto, e l’infiammazione è limitata alla mucosa e alla sottomucosa dell’intestino.

La malattia inizia tipicamente nel retto e può estendersi in modo continuo, senza interruzioni, a parte o tutto il colon. In base all’estensione dell’infiammazione, la colite ulcerosa può essere classificata come:

  • Proctite: colpisce solo il retto
  • Colite sinistra: interessa il retto e il colon discendente (lato sinistro dell’addome)
  • Colite estesa: coinvolge anche il colon traverso e ascendente (estesa a tutto il colon)

Cause e fattori di rischio

Le cause esatte della colite ulcerosa non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che la malattia derivi da una combinazione di fattori:

Fattori genetici

È stata osservata una certa predisposizione familiare, con un rischio più elevato per chi ha parenti di primo grado affetti dalla patologia. Diversi geni sono stati associati a un maggior rischio di sviluppare la colite ulcerosa.

Risposta immunitaria alterata

Si pensa che il sistema immunitario risponda in modo anomalo ai batteri normalmente presenti nell’intestino, scatenando una risposta infiammatoria cronica che danneggia la mucosa intestinale.

Fattori ambientali

Alcuni fattori ambientali potrebbero influenzare l’insorgenza e l’evoluzione della malattia, come:

  • Dieta ricca di grassi e povera di fibre
  • Stress psicofisico
  • Cambiamenti nel microbiota intestinale
  • Uso di alcuni farmaci

Tra i fattori di rischio si identificano:

  • Età: più frequente tra i 15 e i 30 anni, con un secondo picco tra i 50 e i 70 anni
  • Etnia: più comune nelle persone di origine caucasica
  • Storia familiare di MICI
  • Presenza di altre malattie autoimmuni

Sintomi

I sintomi della colite ulcerosa variano in base alla gravità dell’infiammazione e all’estensione della malattia. I principali sono:

  • Diarrea, spesso con presenza di sangue e muco nelle feci
  • Dolori addominali, crampi
  • Tenesmo (urgenza di evacuare ma con scarso risultato)
  • Perdita di peso
  • Stanchezza cronica
  • Febbre (nelle forme più severe)

Nei casi più gravi possono manifestarsi:

  • Disidratazione
  • Anemia dovuta al sanguinamento cronico
  • Tachicardia
  • Malessere generale

La colite ulcerosa può anche causare manifestazioni extraintestinali, che interessano:

  • Articolazioni (artrite)
  • Pelle (eritema nodoso, pioderma gangrenoso)
  • Occhi (uveite, episclerite)
  • Fegato (colangite sclerosante primaria)

Diagnosi

La diagnosi di colite ulcerosa si basa su una combinazione di valutazione clinica, esami di laboratorio e indagini strumentali:

Valutazione clinica

Il medico raccoglie l’anamnesi del paziente, valutando la storia dei sintomi e la presenza di fattori di rischio o malattie associate.

Esami di laboratorio

  • Esami del sangue per valutare infiammazione, anemia, carenze nutrizionali
  • Esami delle feci per escludere infezioni e valutare la presenza di marcatori infiammatori (come la calprotectina fecale)

Indagini strumentali

  • Colonscopia: è l’esame più importante per la diagnosi, permette la visualizzazione diretta della mucosa intestinale e il prelievo di campioni per l’esame istologico
  • Biopsie intestinali: confermano la diagnosi e determinano l’estensione e la gravità dell’infiammazione
  • Esami radiologici: come la radiografia con mezzo di contrasto o la TC, utili per valutare l’estensione della malattia e le possibili complicanze

Trattamento

Il trattamento della colite ulcerosa mira a controllare l’infiammazione, alleviare i sintomi e mantenere periodi di remissione più lunghi possibili. Le opzioni terapeutiche includono:

Terapia farmacologica

  • Aminosalicilati (come mesalazina, sulfasalazina): utili nelle forme lievi-moderate, sia per indurre la remissione che per mantenerla
  • Corticosteroidi (come prednisone): efficaci nel controllo rapido dei sintomi durante le riacutizzazioni, ma non adatti all’uso a lungo termine per i numerosi effetti collaterali
  • Immunomodulatori (come azatioprina, 6-mercaptopurina): utilizzati per mantenere la remissione e ridurre la dipendenza dai corticosteroidi
  • Farmaci biologici (come infliximab, adalimumab, vedolizumab): indicati nelle forme moderate-severe che non rispondono alle terapie convenzionali
  • Inibitori della Janus chinasi (come tofacitinib): rappresentano una nuova opzione terapeutica per i casi refrattari

Terapia chirurgica

Nei casi in cui la terapia farmacologica non è efficace o in presenza di complicanze gravi (come perforazione, emorragia massiva, megacolon tossico), può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico. La colectomia totale (rimozione di tutto il colon) rappresenta una cura definitiva per la colite ulcerosa, a differenza del morbo di Crohn.

Le principali opzioni chirurgiche includono:

  • Proctocolectomia con ileostomia
  • Proctocolectomia con anastomosi ileo-anale e pouch (serbatoio ileale)

Gestione dello stile di vita

  • Dieta: non esiste una dieta specifica per tutti i pazienti con colite ulcerosa, ma è generalmente consigliabile:
    • Identificare e limitare gli alimenti che peggiorano i sintomi
    • Nelle fasi acute, seguire una dieta a basso contenuto di fibre e grassi
    • Assicurare un adeguato apporto di liquidi per evitare la disidratazione
    • In caso di intolleranza al lattosio, limitare i prodotti caseari
  • Gestione dello stress: lo stress può aggravare i sintomi, quindi tecniche di rilassamento, meditazione o psicoterapia possono essere utili
  • Regolare attività fisica: adattata alle condizioni individuali, può migliorare il benessere generale

Prevenzione delle complicanze

La colite ulcerosa può associarsi a diverse complicanze, tra cui:

  • Complicanze acute: megacolon tossico, perforazione intestinale, emorragie severe
  • Complicanze croniche: aumento del rischio di cancro del colon-retto, soprattutto nei pazienti con malattia estesa e di lunga durata

Per prevenire queste complicanze è fondamentale:

  • Seguire regolarmente le terapie prescritte
  • Effettuare controlli periodici
  • Sottoporsi a colonscopia di sorveglianza secondo le indicazioni mediche
  • Riconoscere precocemente i segni di riacutizzazione

Qualità della vita

La colite ulcerosa può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando non solo la salute fisica ma anche il benessere psicologico e sociale. È importante:

  • Rivolgersi a centri specializzati con esperienza nella gestione delle malattie infiammatorie intestinali
  • Considerare il supporto psicologico quando necessario
  • Partecipare a gruppi di supporto per pazienti
  • Mantenere una comunicazione aperta con il proprio team medico

Grazie ai progressi nelle terapie e a un approccio multidisciplinare, la maggior parte dei pazienti con colite ulcerosa può condurre una vita normale e attiva, con un controllo adeguato dei sintomi e lunghi periodi di remissione.