
Angina Pectoris: cos’è e come affrontarla
L’angina pectoris è una sindrome clinica caratterizzata da dolore o fastidio al petto causato da un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.
Questa condizione rappresenta spesso il primo segnale di una malattia coronarica sottostante e richiede sempre una valutazione medica approfondita per prevenire complicazioni più gravi come l’infarto del miocardio.
Che cos’è l’angina pectoris
L’angina pectoris, letteralmente “dolore al petto”, è una sindrome che si manifesta quando il muscolo cardiaco (miocardio) non riceve sufficiente ossigeno per soddisfare le sue necessità metaboliche. Questa condizione, nota anche come ischemia miocardica, si verifica tipicamente quando le arterie coronarie che forniscono sangue al cuore sono ristrette o ostruite.
Il termine “angina” deriva dal latino e significa “strozzamento” o “soffocamento“, descrivendo efficacemente la sensazione di costrizione toracica che molti pazienti sperimentano durante gli episodi.
Fisiopatologia dell’angina
Il cuore è un muscolo che lavora continuamente e richiede un apporto costante di ossigeno e nutrienti attraverso le arterie coronarie. Quando la richiesta di ossigeno supera l’offerta disponibile, si crea uno squilibrio che porta all’ischemia miocardica e alla comparsa dei sintomi anginosi.
Questo squilibrio può verificarsi per due meccanismi principali:
- Riduzione dell’apporto di ossigeno: dovuta al restringimento delle arterie coronarie
- Aumento della richiesta di ossigeno: durante sforzo fisico, stress emotivo o altre condizioni che aumentano il lavoro cardiaco
Tipologie di angina pectoris
Angina stabile (da sforzo)
È la forma più comune e presenta caratteristiche prevedibili:
- Trigger: sforzo fisico, stress emotivo, pasti abbondanti, freddo
- Durata: generalmente 2-10 minuti
- Sollievo: con il riposo o l’assunzione di nitroglicerina sublinguale
- Pattern: sintomi simili negli episodi successivi
- Prognosi: relativamente stabile nel tempo
Angina instabile
Rappresenta una condizione più grave e imprevedibile:
- Caratteristiche: dolore a riposo, di nuova insorgenza o in peggioramento
- Durata: spesso superiore a 20 minuti
- Risposta ai farmaci: scarsa risposta alla nitroglicerina
- Progressione: può evolvere verso l’infarto del miocardio
- Urgenza: richiede valutazione medica immediata
Angina variante (di Prinzmetal)
Forma particolare causata da spasmo delle arterie coronarie:
- Timing: spesso notturna o nelle prime ore del mattino
- Meccanismo: spasmo coronarico su arterie spesso normali
- ECG: alterazioni transitorie durante gli episodi
- Risposta: buona ai calcio-antagonisti
- Prognosi: generalmente favorevole se trattata adeguatamente
Angina microvascolare
Coinvolge i piccoli vasi coronarici:
- Sesso: più frequente nelle donne
- Arterie epicardiche: spesso normali alla coronarografia
- Meccanismo: disfunzione dei microvasi coronarici
- Diagnosi: richiede test funzionali specifici
- Trattamento: spesso più complesso
Sintomi dell’angina pectoris
Dolore toracico tipico
Il dolore anginoso presenta caratteristiche specifiche:
- Localizzazione: centro del petto, dietro lo sterno
- Qualità: oppressivo, costrittivo, “come una morsa”
- Irradiazione: braccio sinistro, collo, mandibola, schiena
- Durata: tipicamente 2-10 minuti
- Fattori scatenanti: sforzo, stress, freddo
Sintomi associati
- Dispnea: difficoltà respiratoria durante o dopo lo sforzo
- Sudorazione: spesso fredda e abbondante
- Nausea: più comune nelle donne e nei diabetici
- Vertigini: sensazione di testa vuota
- Palpitazioni: percezione del battito cardiaco
- Affaticamento: stanchezza sproporzionata allo sforzo
Equivalenti anginosi
Alcuni pazienti, specialmente anziani, donne e diabetici, possono presentare sintomi atipici:
- Dispnea isolata: senza dolore toracico
- Affaticamento: eccessivo durante attività abituali
- Dolore epigastrico: confondibile con problemi digestivi
- Dolore al braccio: senza coinvolgimento toracico
- Sensazione di indigestione: bruciore epigastrico
Cause dell’angina pectoris
Malattia coronarica aterosclerotica
È la causa più frequente (circa 90% dei casi):
- Aterosclerosi: accumulo di placche nelle arterie coronarie
- Stenosi: restringimento significativo del lume arterioso
- Progressione: peggioramento graduale nel tempo
- Fattori di rischio: ipertensione, diabete, colesterolo alto, fumo
Altre cause cardiache
- Spasmo coronarico: contrazione improvvisa dell’arteria
- Cardiomiopatia ipertrofica: inspessimento del muscolo cardiaco
- Stenosi aortica: restringimento della valvola aortica
- Aritmie: alterazioni del ritmo cardiaco
- Ipertensione polmonare: aumento della pressione polmonare
Cause non cardiache
Alcune condizioni possono simulare l’angina:
- Problemi esofagei: reflusso gastroesofageo, spasmo esofageo
- Problemi muscoloscheletrici: costocondrite, dolori intercostali
- Problemi polmonari: embolia polmonare, pleurite
- Disturbi psichiatrici: attacchi di panico, ansia
Fattori di rischio
Fattori non modificabili
- Età: rischio aumenta con l’età (>45 anni uomini, >55 anni donne)
- Sesso: maggiore incidenza negli uomini prima della menopausa
- Familiarità: storia familiare di malattia coronarica precoce
- Genetica: predisposizione ereditaria
Fattori modificabili
- Fumo: aumenta il rischio di 2-4 volte
- Ipertensione arteriosa: pressione >140/90 mmHg
- Diabete mellitus: aumenta significativamente il rischio
- Dislipidemia: colesterolo LDL elevato, HDL basso
- Obesità: specialmente obesità addominale
- Sedentarietà: mancanza di attività fisica regolare
- Stress: cronico e mal gestito
- Dieta: ricca di grassi saturi e povera di frutta e verdura
Diagnosi dell’angina pectoris
Valutazione clinica
- Anamnesi: descrizione dettagliata dei sintomi
- Esame fisico: ricerca di segni di malattia cardiovascolare
- Fattori di rischio: valutazione del profilo di rischio individuale
- Storia familiare: precedenti cardiovascolari in famiglia
Esami di laboratorio
- Emocromo: per escludere anemia
- Glicemia: screening per diabete
- Profilo lipidico: colesterolo totale, LDL, HDL, trigliceridi
- Troponine: per escludere danno miocardico acuto
- Proteina C reattiva: marker di infiammazione
- Funzionalità renale: creatinina, filtrato glomerulare
Elettrocardiogramma (ECG)
- ECG a riposo: spesso normale nell’angina stabile
- ECG sotto sforzo: può rivelare alterazioni ischemiche
- Holter 24 ore: per documentare episodi silenti
- Alterazioni tipiche: depressione del tratto ST, inversione dell’onda T
Test da sforzo
- Test ergometrico: ECG durante sforzo su cyclette o tapis roulant
- Ecocardiografia da stress: valutazione della contrattilità
- Scintigrafia miocardica: perfusione del muscolo cardiaco
- Risonanza magnetica da stress: imaging avanzato
Imaging cardiaco
- Ecocardiogramma: funzione ventricolare, valvole
- Coronarografia: gold standard per visualizzare le coronarie
- Angio-TC coronarica: imaging non invasivo delle coronarie
- Risonanza magnetica cardiaca: valutazione completa del cuore
Trattamento dell’angina pectoris
Terapia farmacologica
Farmaci per il controllo dei sintomi
- Nitrati: nitroglicerina sublinguale per gli episodi acuti
- Beta-bloccanti: riducono la frequenza cardiaca e la pressione
- Calcio-antagonisti: riducono il carico di lavoro del cuore
- Ivabradina: riduce la frequenza cardiaca senza influire sulla pressione
Terapia antitrombotica
- Aspirina: previene la formazione di coaguli
- Clopidogrel: alternativa o aggiunta all’aspirina
- Anticoagulanti: in casi selezionati
Controllo dei fattori di rischio
- Statine: per ridurre il colesterolo LDL
- ACE-inibitori: per il controllo pressorio e protezione cardiovascolare
- Antidiabetici: per il controllo glicemico
- Diuretici: per il controllo dei valori della pressione arteriosa
Procedure interventistiche
Angioplastica coronarica (PCI)
- Indicazioni: stenosi significative sintomatiche
- Procedura: dilatazione con palloncino e posizionamento di stent
- Risultati: miglioramento immediato dei sintomi
- Follow-up: controlli periodici per prevenire restenosi
Chirurgia di bypass coronarico (CABG)
- Indicazioni: malattia multivasale complessa
- Procedura: creazione di ponti arteriosi o venosi
- Risultati: miglioramento a lungo termine
- Recupero: riabilitazione cardiaca post-operatoria
Modifiche dello stile di vita
Attività fisica
- Esercizio aerobico: 30 minuti, 5 volte a settimana
- Intensità: moderata, sotto supervisione iniziale
- Progressione: graduale aumento dell’intensità
- Riabilitazione cardiaca: programmi strutturati
Alimentazione
- Dieta mediterranea: ricca di frutta, verdura, pesce
- Riduzione dei grassi saturi: <7% delle calorie totali
- Controllo del sodio: <2 grammi al giorno
- Peso corporeo: mantenimento del BMI ottimale
Controllo dei fattori di rischio
- Cessazione del fumo: priorità assoluta
- Gestione dello stress: tecniche di rilassamento
- Controllo della pressione: target <140/90 mmHg
- Controllo glicemico: emoglobina glicata <7%
Prognosi e prevenzione
Prognosi
La prognosi dell’angina pectoris varia notevolmente:
- Angina stabile: prognosi generalmente buona con trattamento appropriato
- Angina instabile: rischio elevato di eventi cardiovascolari maggiori
- Fattori prognostici: estensione della malattia coronarica, funzione ventricolare
- Aderenza terapeutica: fondamentale per il controllo a lungo termine
Prevenzione
- Prevenzione primaria: controllo dei fattori di rischio
- Prevenzione secondaria: dopo la diagnosi di malattia coronarica
- Screening: in pazienti ad alto rischio
- Educazione: del paziente e della famiglia
L’angina pectoris rappresenta un importante campanello d’allarme che non deve mai essere sottovalutato. Una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato possono significativamente migliorare la qualità della vita e prevenire eventi cardiovascolari maggiori. La collaborazione tra paziente e medico è essenziale per ottimizzare la gestione di questa condizione complessa.