
Afte in bocca: cause, sintomi e rimedi efficaci
Le afte in bocca, clinicamente definite afte orali o stomatite aftosa, sono piccole ulcerazioni dolorose che si formano sulla mucosa della cavità orale. Si tratta di lesioni molto comuni che colpiscono circa il 20% della popolazione generale, con una maggiore prevalenza nelle donne e nei giovani adulti. Nonostante siano generalmente benigne e autolimitanti, le afte possono causare disagio significativo, interferendo con la masticazione, la deglutizione e la parola.
Queste lesioni si presentano come piccole ulcere rotonde o ovalari di colore bianco-giallastro circondate da un alone rosso infiammatorio. Sebbene le afte siano molto fastidiose, raramente rappresentano un problema medico grave e tendono a guarire spontaneamente entro 1-2 settimane senza lasciare cicatrici.
Cos’è un’afta orale
Un’afta è una lesione ulcerativa della mucosa orale che si manifesta come una soluzione di continuità dell’epitelio. Istologicamente, l’afta è caratterizzata dalla perdita dello strato superficiale della mucosa con esposizione del tessuto connettivo sottostante, circondato da una reazione infiammatoria.
Le afte possono essere classificate in tre tipi principali in base alle dimensioni e alle caratteristiche:
Afte minori
Le afte minori rappresentano circa l’80% dei casi, hanno un diametro inferiore a 10 millimetri e guariscono spontaneamente in 7-14 giorni senza lasciare cicatrici.
Afte maggiori
Le afte maggiori sono più grandi (diametro superiore a 10 millimetri), più profonde e dolorose. Possono impiegare settimane o mesi per guarire e possono lasciare cicatrici. Sono meno comuni ma più debilitanti, interferendo significativamente con l’alimentazione.
Afte erpetiformi
Le afte erpetiformi, nonostante il nome, non sono causate dal virus dell’herpes. Si presentano come numerose piccole ulcere (1-3 mm di diametro) raggruppate, che possono confluire formando lesioni più ampie e irregolari. Guariscono tipicamente in 1-2 settimane.
Le sedi più comuni di localizzazione delle afte includono la mucosa delle guance e delle labbra, i bordi laterali e la punta della lingua, il pavimento della bocca e il palato molle. Raramente si formano sulle gengive aderenti o sul palato duro.
La stomatite aftosa ricorrente è una condizione caratterizzata da episodi ripetuti di afte che si presentano a intervalli variabili. Alcuni pazienti possono avere lesioni quasi continuamente, mentre altri sperimentano episodi sporadici.
Cause delle afte in bocca
Le cause esatte delle afte non sono completamente comprese, ma si ritiene che derivino da una combinazione di fattori predisponenti e scatenanti. La componente genetica sembra giocare un ruolo importante, con una maggiore incidenza in individui con storia familiare di afte ricorrenti.
Traumi meccanici
I traumi meccanici della mucosa orale rappresentano un fattore scatenante comune. Morsi accidentali, spazzolamento vigoroso dei denti, protesi dentarie mal adattate, apparecchi ortodontici e procedure odontoiatriche possono danneggiare la mucosa predisponendo alla formazione di afte.
Fattori psicologici
Lo stress emotivo e la fatica sono fortemente associati alla comparsa di afte. Periodi di stress intenso, esami, problemi lavorativi o personali spesso precedono gli episodi di stomatite aftosa.
Carenze nutrizionali
Le carenze nutrizionali, in particolare di vitamina B12, acido folico, ferro e zinco, sono state associate a una maggiore frequenza di afte. La correzione di queste carenze può ridurre la ricorrenza delle lesioni.
Cambiamenti ormonali
I cambiamenti ormonali, specialmente nelle donne, possono influenzare la comparsa di afte. Molte donne notano un aumento delle lesioni in corrispondenza del ciclo mestruale, durante la gravidanza o la menopausa.
Alimenti scatenanti
Alcuni alimenti possono scatenare la comparsa di afte in individui predisposti. Gli alimenti più comunemente implicati includono agrumi, pomodori, fragole, cioccolato, caffè, formaggi stagionati, noci e alimenti piccanti o acidi.
Allergie e intolleranze
Le allergie o intolleranze alimentari, in particolare al glutine nella celiachia, possono manifestarsi con afte ricorrenti. La sensibilità al sodio laurilsolfato, un tensioattivo presente in molti dentifrici, è stata associata alla stomatite aftosa.
Condizioni mediche sistemiche
Alcune condizioni mediche sistemiche possono causare o favorire le afte. La malattia di Behçet, la malattia infiammatoria intestinale (Crohn e colite ulcerosa), la sindrome di Reiter e le immunodeficienze sono associate a ulcerazioni orali ricorrenti.
Sintomi delle afte
Il dolore è il sintomo predominante delle afte e può essere sproporzionato rispetto alle dimensioni della lesione. Il dolore è descritto come bruciante o urente ed è esacerbato dal contatto con cibi, liquidi, durante la masticazione o la parola.
La sensazione di bruciore o formicolio può precedere la comparsa visibile dell’afta di 24-48 ore. Molti pazienti riconoscono questi sintomi prodromici e possono prevedere lo sviluppo di una nuova lesione.
L’aspetto clinico dell’afta evolve nel tempo. Inizialmente si presenta come una macchia rossa dolorosa che rapidamente si ulcera, sviluppando un centro bianco-giallastro (costituito da fibrina) circondato da un alone eritematoso brillante.
Le difficoltà nell’alimentazione sono comuni, specialmente quando le afte sono localizzate sulla lingua o sulle superfici interne delle guance. I cibi salati, acidi o piccanti causano dolore intenso al contatto con la lesione.
I disturbi della fonazione possono verificarsi quando le afte sono localizzate sulla lingua o in aree che interferiscono con l’articolazione dei suoni.
L’aumento della salivazione può essere una risposta riflessa al dolore e all’irritazione orale.
Nei bambini, le afte possono causare irritabilità, rifiuto del cibo e difficoltà nel bere, con rischio di disidratazione nelle forme più severe.
Diagnosi delle afte
La diagnosi di afta è principalmente clinica e si basa sull’aspetto caratteristico della lesione e sulla storia del paziente. L’anamnesi deve indagare la frequenza degli episodi, la durata delle lesioni, i fattori scatenanti, la storia familiare e le condizioni mediche associate.
L’esame obiettivo della cavità orale permette di identificare le lesioni, valutarne le dimensioni, la localizzazione e le caratteristiche. Le afte tipiche hanno margini ben definiti, fondo giallastro e alone eritematoso.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale è importante per escludere altre condizioni:
- L’herpes simplex si manifesta con vescicole che successivamente si ulcerano, tipicamente sulle gengive e sul palato duro
- Le ulcere traumatiche hanno una storia chiara di trauma
- Le lesioni da lichen planus orale presentano strie biancastre
- Le neoplasie orali devono essere escluse quando le ulcere persistono oltre 3 settimane
Gli esami di laboratorio possono essere indicati nei casi di afte ricorrenti severe. Includono emocromo completo, dosaggio di vitamina B12, acido folico, ferro, ferritina, zinco, screening per celiachia e, in casi selezionati, test immunologici.
La biopsia è raramente necessaria per le afte tipiche ma è indicata quando le lesioni sono atipiche, persistenti oltre 3 settimane o quando si sospettano altre patologie.

Cura delle afte in bocca
Il trattamento delle afte mira principalmente al controllo del dolore e alla riduzione del tempo di guarigione, poiché non esistono cure definitive per prevenire completamente la loro formazione.
Trattamenti topici
I collutori anestetici contenenti lidocaina o benzocaina forniscono sollievo temporaneo dal dolore permettendo di mangiare e bere più confortevolmente. Devono essere utilizzati prima dei pasti per massimizzare il beneficio.
I gel protettivi a base di acido ialuronico, carbossimetilcellulosa o polimeri formano una barriera protettiva sulla lesione, riducendo il dolore e proteggendo l’afta da ulteriori irritazioni meccaniche e chimiche.
I corticosteroidi topici come il triamcinolone acetonide in pasta adesiva o il betametasone in collutorio riducono l’infiammazione e accelerano la guarigione. Sono più efficaci se applicati nelle fasi iniziali della lesione.
Gli antimicrobici topici come la clorexidina in collutorio possono ridurre il rischio di infezione secondaria e accelerare la guarigione. Alcuni studi suggeriscono che l’uso regolare di collutori alla clorexidina possa ridurre la frequenza delle recidive.
Trattamenti specialistici
I cauterizzanti chimici come il nitrato d’argento possono essere applicati dal dentista o dal medico per cauterizzare la lesione, riducendo immediatamente il dolore e accelerando la guarigione.
Il laser terapeutico a bassa intensità può ridurre il dolore e accelerare la guarigione delle afte. Richiede attrezzature specifiche e personale addestrato.
Integratori e terapie sistemiche
Gli integratori nutrizionali possono essere utili quando sono identificate carenze specifiche. La supplementazione con vitamina B12, acido folico, ferro o zinco può ridurre la frequenza delle afte nei pazienti carenti.
I corticosteroidi sistemici sono riservati ai casi di stomatite aftosa maggiore severa o quando le lesioni sono così numerose da compromettere significativamente l’alimentazione.
Rimedi naturali e misure di supporto
I risciacqui con acqua salata tiepida (un cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua) possono fornire sollievo temporaneo e mantenere pulita la cavità orale. Ripetere 3-4 volte al giorno.
Il bicarbonato di sodio in soluzione (un cucchiaino in mezzo bicchiere d’acqua) ha proprietà alcalinizzanti e può neutralizzare l’acidità nella bocca, riducendo il dolore.
Il miele ha proprietà antibatteriche e può essere applicato direttamente sull’afta per favorire la guarigione e ridurre il dolore. Il miele di manuka è particolarmente efficace.
Il gel di aloe vera puro può essere applicato direttamente sulla lesione per le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti.
Il ghiaccio o i cubetti di ghiaccio applicati direttamente sull’afta possono fornire sollievo temporaneo dal dolore attraverso l’effetto anestetizzante del freddo.
La camomilla in forma di collutorio o impacchi ha proprietà antinfiammatorie e lenitive naturali.
L’evitamento di cibi irritanti come agrumi, pomodori, cibi piccanti, salati o acidi aiuta a ridurre il dolore e l’irritazione durante la guarigione.
Prevenzione delle afte ricorrenti
L’igiene orale accurata ma delicata è fondamentale. Utilizzare uno spazzolino a setole morbide, evitare spazzolamento troppo vigoroso e scegliere dentifrici senza sodio laurilsolfato può ridurre l’irritazione della mucosa.
L’identificazione ed evitamento dei fattori scatenanti personali è essenziale. Tenere un diario alimentare e dei sintomi può aiutare a identificare gli alimenti o le situazioni che precedono la comparsa delle afte.
La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione, yoga o attività fisica regolare può ridurre la frequenza degli episodi nelle persone in cui lo stress è un fattore scatenante.
Una dieta equilibrata ricca di vitamine e minerali sostiene la salute della mucosa orale. Includere frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre.
La correzione di problemi dentali come denti scheggiati, protesi mal adattate o apparecchi ortodontici che causano traumi ricorrenti alla mucosa.
L’idratazione adeguata mantiene la mucosa orale umida e sana, riducendo il rischio di traumi e irritazioni.
In casi di afte ricorrenti molto frequenti, alcuni medici possono prescrivere terapie preventive a lungo termine con corticosteroidi topici a basso dosaggio o immunomodulatori.
Quando consultare il medico
È necessario consultare un medico o un dentista quando:
- Le afte persistono oltre 3 settimane senza segni di guarigione
- Le afte sono insolitamente grandi (oltre 1 cm di diametro) o estremamente dolorose
- Compaiono nuove afte prima che quelle precedenti siano guarite
- Presenza di febbre, malessere generale, linfoadenopatia o altri sintomi sistemici
- Le afte ricorrenti sono molto frequenti (più di 3-4 episodi all’anno)
- Le lesioni non rispondono ai trattamenti convenzionali