Atassia: cause, sintomi e trattamenti
L’atassia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla perdita di coordinazione dei movimenti muscolari volontari. Questa condizione compromette la capacità di eseguire movimenti fluidi e precisi, influenzando la deambulazione, l’equilibrio, la coordinazione degli arti e spesso anche la parola. Il termine deriva dal greco “ataxia” che significa letteralmente “disordine” o “mancanza di ordine”.
L’atassia non è una malattia unica ma piuttosto un sintomo che può derivare da numerose cause diverse, dalle lesioni acute del sistema nervoso alle malattie degenerative progressive. La comprensione delle diverse forme di atassia, delle loro cause e delle opzioni terapeutiche disponibili è fondamentale per una gestione appropriata di questa complessa condizione neurologica.
Cosa si intende per atassia
L’atassia è definita come un disturbo della coordinazione motoria che non deriva da debolezza muscolare ma da un’alterazione dei meccanismi di controllo del movimento. Il sistema nervoso perde la capacità di coordinare efficacemente i movimenti, risultando in gesti imprecisi, scoordinati e spesso eccessivi o insufficienti rispetto all’obiettivo.

Il controllo della coordinazione motoria coinvolge diverse strutture del sistema nervoso centrale. Il cervelletto è l’area cerebrale principalmente responsabile della coordinazione, dell’equilibrio e della regolazione fine dei movimenti. Le vie propriocettive trasmettono informazioni sulla posizione del corpo nello spazio, mentre i gangli della base e la corteccia cerebrale contribuiscono alla pianificazione e all’esecuzione dei movimenti.
Tipi di atassia
L’atassia cerebellare deriva da disfunzioni del cervelletto o delle sue connessioni. Si manifesta con movimenti imprecisi, tremore intenzionale, difficoltà nell’esecuzione di movimenti rapidi alternati e dismetria, ovvero l’incapacità di arrestare un movimento al punto desiderato.
L’atassia sensoriale è causata da alterazioni delle vie propriocettive che trasmettono informazioni sulla posizione degli arti e del corpo. I pazienti compensano parzialmente guardando i propri movimenti, ma peggiorano significativamente con gli occhi chiusi.
L’atassia vestibolare deriva da disfunzioni del sistema vestibolare dell’orecchio interno che regola l’equilibrio. È caratterizzata da vertigini, instabilità posturale e difficoltà nella coordinazione dei movimenti oculari.
Le forme miste presentano caratteristiche di più tipi di atassia, riflettendo il coinvolgimento di multiple strutture del sistema nervoso.
Quali sono le cause dell’atassia
Atassie ereditarie
Le atassie ereditarie comprendono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche. L’atassia di Friedreich è la forma ereditaria più comune, trasmessa con modalità autosomica recessiva, causata da mutazioni nel gene della fratassina. L’atassia teleangectasia è una malattia autosomica recessiva che associa atassia, teleangectasie e immunodeficienza.
Le atassie spinocerebellari sono un gruppo di oltre 40 diverse malattie genetiche autosomiche dominanti, ciascuna causata da mutazioni in geni specifici. Queste forme sono progressive e spesso presentano sintomi aggiuntivi oltre all’atassia.
Cause acquisite acute
Le cause acquisite acute includono ictus cerebellari o del tronco encefalico, che possono causare atassia improvvisa associata ad altri deficit neurologici. I traumi cranici con lesione del cervelletto o delle vie cerebellari possono determinare atassia persistente.
Le infezioni del sistema nervoso centrale come cerebelliti virali, meningiti, encefaliti e ascessi cerebellari possono causare atassia acuta o subacuta. Nei bambini, la cerebellite post-infettiva è relativamente comune dopo infezioni virali come varicella.
Tossici e carenze
L’intossicazione da alcol rappresenta una causa frequente di atassia acuta reversibile. L’abuso cronico di alcol può causare degenerazione cerebellare permanente. Altri farmaci e tossici come fenitoina, litio, chemioterapici e metalli pesanti possono causare atassia.
Le carenze vitaminiche, in particolare di vitamina B12, vitamina E e tiamina, possono causare atassia sensoriale per danno alle vie propriocettive. Il malassorbimento intestinale e la celiachia sono cause importanti di carenza vitaminica.
Malattie autoimmuni e metaboliche
Le malattie autoimmuni come la sclerosi multipla possono causare atassia per demielinizzazione delle vie cerebellari. Le sindromi paraneoplastiche, in cui il sistema immunitario attacca il cervelletto in risposta a un tumore distante, possono causare atassia subacuta progressiva.
Le malattie metaboliche congenite come alcune malattie da accumulo lisosomiale, difetti del ciclo dell’urea e disturbi mitocondriali possono manifestarsi con atassia, spesso in età pediatrica.
[SUGGERIMENTO TABELLA]: Inserire qui una tabella “Cause dell’atassia per categoria” con colonne: Categoria, Cause specifiche, Età tipica di esordio, Prognosi.
Come cammina un atassico
La marcia atassica è caratterizzata da un’andatura instabile e scoordinata con base di appoggio allargata. Il paziente cammina con i piedi distanziati per aumentare la stabilità e compensare l’instabilità posturale, simile all’andatura di una persona ubriaca.
I passi sono irregolari in lunghezza e direzione, con deviazioni laterali non intenzionali. Il paziente può zigzagare durante la deambulazione e ha difficoltà a camminare in linea retta. Nei test clinici, come la prova di Romberg, l’instabilità aumenta significativamente a occhi chiusi nelle atassie sensoriali.
Le difficoltà nei cambi di direzione sono marcate, con necessità di fermarsi completamente o di eseguire ampie curve per girare. I movimenti bruschi o i cambiamenti di direzione rapidi aumentano il rischio di caduta.
Il controllo del tronco è compromesso con oscillazioni eccessive durante la stazione eretta e la deambulazione. Nei casi più gravi, anche stare seduti senza supporto può essere difficile.
L’inizio e l’arresto del movimento sono particolarmente problematici. Il paziente può avere difficoltà ad iniziare la marcia o a fermarsi in modo controllato, con tendenza a continuare il movimento oltre l’intenzione.
Le cadute sono frequenti, specialmente durante i cambi di direzione, su superfici irregolari, in ambienti bui o quando il paziente è distratto. L’uso di ausili per la deambulazione come bastoni, deambulatori o sedie a rotelle diventa spesso necessario.
Sintomi associati all’atassia
La disartria atassica è un disturbo della parola caratterizzato da eloquio scandito, con sillabe pronunciate separatamente e irregolarità nel ritmo e nell’intensità. La voce può sembrare “a scatti” o “esplosiva” con difficoltà nel controllo del volume.
Il nistagmo, movimenti oscillatori involontari degli occhi, è comune nell’atassia cerebellare. Può essere spontaneo o evocato dal movimento degli occhi e contribuisce a disturbi visivi e vertigini.
Il tremore intenzionale si manifesta durante i movimenti finalizzati, aumentando di ampiezza man mano che l’arto si avvicina all’obiettivo. È particolarmente evidente durante il test indice-naso o tallone-ginocchio.
La dismetria è l’incapacità di calibrare correttamente l’ampiezza dei movimenti. I pazienti possono sovrastimare (ipermetria) o sottostimare (ipometria) la distanza da percorrere con un movimento, mancando ripetutamente l’obiettivo.
La disdiadococinesia è la difficoltà nell’eseguire movimenti rapidi alternati, come pronazione e supinazione rapida della mano. Questo deficit riflette l’incapacità di coordinare sequenze motorie rapide.
I disturbi della scrittura (disgrafia atassica) si manifestano con scrittura irregolare, tremolante, con lettere di dimensioni variabili e difficoltà a mantenere la linearità.
Le difficoltà nella deglutizione (disfagia) possono essere presenti nelle forme più gravi, aumentando il rischio di aspirazione e complicanze polmonari.
Diagnosi dell’atassia
La valutazione clinica inizia con un’anamnesi dettagliata che indaga l’esordio dei sintomi, la progressione, la storia familiare, l’esposizione a tossici e farmaci, le infezioni recenti e le patologie associate.
L’esame neurologico completo valuta la coordinazione attraverso test specifici come prova indice-naso, tallone-ginocchio, movimenti rapidi alternati, prova di Romberg e valutazione della marcia. Si esaminano anche la forza muscolare, i riflessi, la sensibilità e la funzione dei nervi cranici.
Gli esami di neuroimaging sono fondamentali. La risonanza magnetica cerebrale può identificare atrofia cerebellare, lesioni vascolari, demielinizzazione, tumori o malformazioni strutturali. La TC cerebrale può essere utile nelle urgenze per escludere ictus o emorragie.
I test genetici sono indicati quando si sospetta un’atassia ereditaria. Pannelli genetici specifici possono identificare mutazioni nei geni noti associati alle diverse forme di atassia spinocerebellare, all’atassia di Friedreich e ad altre forme ereditarie.
Gli esami ematochimici includono dosaggio vitaminico (B12, vitamina E, tiamina), funzionalità tiroidea, test per celiachia, markers tumorali, autoanticorpi e screening tossicologico. La ricerca di anticorpi anti-GAD e altri anticorpi paraneoplastici può essere necessaria.
L’elettromiografia e gli studi di conduzione nervosa valutano l’integrità delle vie sensitive periferiche nelle atassie sensoriali.
Il test genetico prenatale può essere offerto alle famiglie con forme ereditarie note per valutare il rischio nei futuri figli.
Trattamento e cure disponibili
Attualmente non esistono cure definitive per la maggior parte delle atassie degenerative, ma diversi approcci terapeutici possono migliorare i sintomi e la qualità della vita.
Trattamenti farmacologici
I trattamenti farmacologici specifici sono limitati. Per l’atassia di Friedreich, l’idebenone, un analogo sintetico del coenzima Q10, può rallentare la progressione della cardiomiopatia associata. L’acetazolamide può essere efficace in alcune forme di atassia episodica.
Riabilitazione
La fisioterapia rappresenta il pilastro del trattamento riabilitativo. Programmi specifici mirano a migliorare l’equilibrio, la coordinazione, la forza muscolare e la mobilità. Gli esercizi propriocettivi, di stabilizzazione del tronco e di training dell’equilibrio possono produrre miglioramenti significativi.
La terapia occupazionale aiuta i pazienti ad adattarsi alle limitazioni funzionali, insegnando strategie compensatorie per le attività della vita quotidiana e suggerendo ausili adattativi per mantenere l’indipendenza.
La logopedia è importante per trattare la disartria e la disfagia. Tecniche specifiche migliorano l’articolazione, il controllo respiratorio e la deglutizione sicura.
Ausili e adattamenti
Gli ausili per la mobilità come bastoni, deambulatori, ortesi e, nei casi più gravi, sedie a rotelle, sono essenziali per mantenere la mobilità e prevenire le cadute.
Le modifiche ambientali della casa includono rimozione di tappeti, installazione di maniglioni, illuminazione adeguata e adattamenti del bagno per aumentare la sicurezza.
Il trattamento delle cause reversibili è fondamentale. Le carenze vitaminiche devono essere corrette con supplementazione, l’abuso di alcol deve essere interrotto, i farmaci neurotossici sospesi e le infezioni trattate appropriatamente.
[SUGGERIMENTO TABELLA]: Inserire qui una tabella “Approcci terapeutici per l’atassia” con colonne: Tipo di trattamento, Obiettivi, Indicazioni, Efficacia attesa.
Quanto si vive con atassia
La prognosi varia enormemente in base alla causa sottostante dell’atassia. Le forme acquisite acute da cause trattabili, come carenze vitaminiche o cerebellite post-infettiva, possono risolversi completamente o migliorare significativamente con il trattamento appropriato.
L’atassia di Friedreich ha un decorso progressivo con perdita graduale della deambulazione autonoma entro 10-15 anni dall’esordio. L’aspettativa di vita è ridotta principalmente per complicanze cardiache (cardiomiopatie) e respiratorie, con sopravvivenza media di 35-40 anni, anche se varia notevolmente tra i pazienti.
Le atassie spinocerebellari hanno prognosi variabile in base al tipo specifico. Alcune forme progrediscono lentamente nell’arco di decenni, mentre altre sono più rapide. L’aspettativa di vita può essere normale in alcune forme o ridotta in altre per complicanze neurologiche e sistemiche.
Le atassie secondarie a sclerosi multipla, ictus o traumi dipendono dall’estensione del danno neurologico e dalla presenza di altre disabilità. La riabilitazione intensiva può migliorare significativamente la funzione.
I fattori che influenzano la prognosi includono l’età di esordio (esordio precoce generalmente indica prognosi peggiore), la velocità di progressione, la presenza di complicanze sistemiche e la disponibilità di supporto riabilitativo.
Le complicanze che influenzano la sopravvivenza includono cadute con fratture, aspirazione polmonare per disfagia, cardiomiopatia nell’atassia di Friedreich, e immobilità con complicanze secondarie.
Supporto e gestione a lungo termine
Il supporto multidisciplinare è essenziale e coinvolge neurologi, fisiatri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi e assistenti sociali. Un approccio coordinato ottimizza la gestione dei sintomi e il mantenimento della qualità di vita.
Il supporto psicologico è fondamentale per pazienti e familiari. Convivere con una malattia progressiva causa stress emotivo significativo, ansia, depressione e difficoltà nell’adattamento. Gruppi di supporto e counseling psicologico possono essere molto utili.
La pianificazione anticipata delle cure permette ai pazienti di esprimere le proprie volontà riguardo ai trattamenti futuri, specialmente nelle forme progressive. Discussioni aperte con il team medico aiutano a prendere decisioni informate.
Il monitoraggio regolare è necessario per valutare la progressione, adeguare i trattamenti, gestire le complicanze e fornire supporto continuativo. La frequenza dei controlli dipende dal tipo di atassia e dalla velocità di progressione.
La ricerca continua offre speranza per nuove terapie. Studi clinici su terapie geniche, neuroprotettive e riabilitative innovative sono in corso per diverse forme di atassia.