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Polmonite: quali sintomi e come si prende

La polmonite è un’infezione che colpisce i polmoni e può avere conseguenze serie se non riconosciuta e trattata tempestivamente. Questa patologia può colpire persone di tutte le età, ma risulta particolarmente pericolosa per bambini piccoli, anziani e persone con sistema immunitario compromesso. Comprendere come si manifesta e come si trasmette è fondamentale per una diagnosi precoce e un trattamento efficace.

Panoramica della polmonite

La polmonite è un’infezione acuta che colpisce gli alveoli polmonari, le piccole sacche d’aria dove avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica. Quando questi alveoli si infiammano e si riempiono di liquido o pus, la capacità respiratoria viene compromessa, causando i sintomi caratteristici della malattia.

L’infezione può interessare uno o entrambi i polmoni e può variare in gravità da lieve a potenzialmente letale. La polmonite può svilupparsi come malattia primaria o come complicazione di altre condizioni, come influenza o bronchite.

Come si prende la polmonite

La polmonite può essere causata da diversi microrganismi e può essere trasmessa in vari modi.

Trasmissione per via aerea

La modalità più comune di trasmissione avviene attraverso:

  • goccioline respiratorie emesse quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla
  • inalazione di particelle contaminate presenti nell’aria
  • contatto diretto con superfici contaminate seguite dal contatto con bocca, naso o occhi.

Fattori che aumentano il rischio di contagio

  • Essere in ambienti chiusi e affollati
  • Avere contatti stretti con persone infette
  • Condividere utensili, bicchieri o altri oggetti personali
  • Vivere in strutture comunitarie come case di riposo o ospedali.

Altre modalità di infezione

  • Aspirazione di contenuto gastrico o secrezioni orali nei polmoni
  • Diffusione attraverso il circolo sanguigno da altre infezioni corporee
  • Inalazione di microrganismi presenti nell’ambiente (polmoniti atipiche).

Tipi di polmonite

La polmonite viene classificata in base al microrganismo causale e al luogo di acquisizione.

Polmonite batterica

È la forma più comune negli adulti e può essere causata da:

  • Streptococcus pneumoniae: il patogeno più frequente, responsabile della polmonite pneumococcica
  • Haemophilus influenzae: più comune nei bambini e negli anziani
  • Staphylococcus aureus: spesso associata a complicazioni severe
  • Legionella pneumophila: causa la malattia del legionario.

Polmonite virale

Rappresenta circa il 30% delle polmoniti e può essere causata da:

  • virus influenzali A e B
  • virus respiratorio sinciziale (RSV)
  • adenovirus
  • coronavirus
  • virus parainfluenzali.

Polmonite fungina

Meno comune, colpisce principalmente persone immunocompromesse:

  • Pneumocystis jirovecii
  • Aspergillus
  • Histoplasma
  • Candida.

Polmonite atipica

Causata da microrganismi come:

  • Mycoplasma pneumoniae
  • Chlamydia pneumoniae
  • Coxiella burnetii.

Primi sintomi della polmonite

I sintomi della polmonite possono svilupparsi gradualmente o manifestarsi improvvisamente.

Sintomi respiratori iniziali

  • Tosse secca o produttiva che può peggiorare rapidamente
  • Difficoltà respiratoria che aumenta progressivamente
  • Dolore toracico acuto, spesso descritto come “a coltellata”
  • Respiro accelerato e superficiale.

Sintomi sistemici precoci

  • Febbre che può raggiungere i 39-40°C
  • Brividi intensi e tremori
  • Malessere generale e debolezza
  • Perdita di appetito.

Altri segni iniziali

  • Mal di testa persistente
  • Dolori muscolari diffusi
  • Sudorazione eccessiva
  • Confusione mentale, specialmente negli anziani.

Sintomi completi della polmonite

Con il progredire dell’infezione, i sintomi diventano più evidenti.

Sintomi respiratori avanzati

  • Tosse produttiva con espettorato giallo-verdastro, talvolta striato di sangue
  • Dispnea marcata anche a riposo
  • Dolore pleuritico che peggiora con i movimenti respiratori
  • Dianosi (colorazione bluastra) di labbra e unghie.

Sintomi sistemici

  • Febbre alta persistente con pattern intermittente
  • Tachicardia (battito cardiaco accelerato)
  • Ipotensione nelle forme più gravi
  • Disidratazione.

Sintomi specifici per età

Nei bambini piccoli:

  • irritabilità e pianto inconsolabile
  • difficoltà nell’alimentazione
  • vomito e diarrea
  • rientramenti intercostali durante la respirazione.

Negli anziani:

  • confusione mentale o delirium
  • peggioramento di condizioni preesistenti
  • cadute frequenti
  • ipotermia invece di febbre.

Quanto è grave una polmonite

La gravità della polmonite dipende da diversi fattori.

Fattori che influenzano la severità

  • Età del paziente: bambini sotto i 2 anni e adulti over 65 sono a rischio maggiore
  • Stato di salute generale: presenza di malattie croniche come diabete, malattie cardiache o renali
  • Tipo di microrganismo: alcuni batteri causano forme più aggressive
  • Estensione dell’infezione: coinvolgimento di uno o entrambi i polmoni.

Classificazione della gravità

Polmonite lieve: gestibile a domicilio con terapia antibiotica orale, buona prognosi.

Polmonite moderata: può richiedere ospedalizzazione per monitoraggio e terapia endovenosa.

Polmonite grave: necessita di ricovero in terapia intensiva, con supporto respiratorio e terapie aggressive.

Possibili complicazioni

  • Insufficienza respiratoria acuta
  • Sepsi e shock settico
  • Ascesso polmonare
  • Pleurite o versamento pleurico
  • Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS).

Come riconoscere una polmonite

Il riconoscimento precoce è cruciale per un trattamento tempestivo.

Segnali di allarme

  • Febbre superiore a 38,5°C che persiste per più di 48 ore
  • Tosse produttiva con espettorato purulento
  • Difficoltà respiratoria crescente
  • Dolore toracico acuto.

Quando sospettare una polmonite

  • Peggioramento rapido di sintomi influenzali
  • Mancanza di miglioramento dopo 3-4 giorni di malattia
  • Comparsa di nuovi sintomi respiratori
  • Deterioramento delle condizioni generali.

Test diagnostici

  • Radiografia del torace per visualizzare l’infezione
  • Esami del sangue per valutare l’infiammazione
  • Coltura dell’espettorato per identificare il patogeno
  • Emocoltura in caso di sospetta sepsi.

Trattamento della polmonite

Il trattamento varia in base al tipo di polmonite e alla sua gravità.

Trattamento antibiotico

Per polmonite batterica:

  • antibiotici ad ampio spettro nelle forme lievi
  • terapia mirata dopo identificazione del patogeno
  • durata tipica di 7-10 giorni.

Per polmonite atipica:

  • macrolidi o fluorochinoloni
  • durata di 10-14 giorni.

Terapie di supporto

  • Riposo assoluto a letto
  • Idratazione abbondante
  • Farmaci antipiretici per la febbre
  • Analgesici per il dolore toracico
  • Broncodilatatori se necessario.

Trattamento ospedaliero

  • Ossigenoterapia per mantenere saturazione adeguata
  • Terapia antibiotica endovenosa
  • Monitoraggio continuo dei parametri vitali
  • Fisioterapia respiratoria.

Prevenzione della polmonite

La prevenzione è l’arma più efficace.

Vaccinazioni

  • Vaccino pneumococcico: raccomandato per bambini, adulti over 65 e persone a rischio
  • Vaccino antinfluenzale: annuale per ridurre il rischio di polmonite virale secondaria
  • Vaccino contro l’Haemophilus influenzae: incluso nel calendario vaccinale pediatrico.

Misure igieniche

  • Lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone
  • Copertura di bocca e naso durante tosse e starnuti
  • Evitare contatti stretti con persone malate
  • Non condividere utensili o oggetti personali.

Stile di vita salutare

  • mantenere un sistema immunitario forte con alimentazione equilibrata
  • praticare regolare attività fisica
  • evitare fumo e alcol in eccesso
  • gestire adeguatamente le malattie croniche.

Misure ambientali

  • Garantire buona ventilazione degli ambienti chiusi
  • Evitare ambienti sovraffollati durante i picchi epidemici
  • Mantenere adeguata umidità dell’aria domestica
  • Pulizia regolare delle superfici comuni.

La polmonite è una malattia seria che richiede attenzione medica tempestiva. Il riconoscimento precoce dei sintomi e l’intervento rapido possono fare la differenza nell’evoluzione della malattia e nella prevenzione delle complicazioni.