
Osteoporosi: cause, sintomi e prevenzione per ossa più forti e sane
L’osteoporosi è una patologia cronica che coinvolge il sistema scheletrico, caratterizzata da una densità minerale ossea ridotta e un deterioramento della microstruttura del tessuto. Questo porta a un incremento della fragilità ossea e a un rischio aumentato di fratture, anche a seguito di traumi minimi. Le fratture più comuni si verificano a livello di polso, femore e vertebre. Poiché l’osteoporosi progredisce silenziosamente e spesso senza sintomi evidenti, viene spesso scoperta solo dopo che una frattura si è verificata.
Cause e fattori di rischio dell’osteoporosi
Esistono diversi fattori che contribuiscono allo sviluppo dell’osteoporosi. Tra i principali ci sono l’invecchiamento e cambiamenti ormonali significativi, come la diminuzione degli estrogeni nelle donne dopo la menopausa. Tuttavia, l’osteoporosi può anche essere secondaria ad altre condizioni mediche o trattamenti farmacologici.
Due forme principali di osteoporosi si distinguono:
- Osteoporosi primaria: include l’osteoporosi post-menopausale e senile, che colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa e gli uomini in età avanzata.
- Osteoporosi secondaria: originata da altre malattie o condizioni, come carenze nutrizionali, malassorbimento, o specifiche terapie mediche che possono influenzare il metabolismo osseo negativamente.
La struttura e la vita dell’osso
L’osso è un tessuto vivo composto da componenti proteiche, minerali e cellulari, che collaborano per mantenere un equilibrio tra la formazione e la distruzione del tessuto osseo. Negli individui giovani, la formazione ossea tende a prevalere, raggiungendo il picco intorno ai 25-30 anni. Con l’avanzare dell’età, questo equilibrio si inclina verso la distruzione, portando alla riduzione della massa ossea.
Come si sviluppa l’osteoporosi
L’osteoporosi si sviluppa quando la perdita di massa ossea diventa significativa. Questo processo può essere accelerato da diversi fattori di rischio, tra cui una dieta povera di calcio, uno stile di vita sedentario, l’abuso di alcol e il fumo. Un intestino sano e una corretta esposizione al sole per aumentare la produzione di vitamina D sono essenziali per prevenire tale condizione.
Come diagnosticare l’osteoporosi
La diagnosi dell’osteoporosi inizia generalmente con una valutazione clinica dettagliata, che include l’analisi della storia medica del paziente per identificare potenziali fattori di rischio come predisposizione familiare, condizioni di salute croniche o terapie farmacologiche persistenti. Tuttavia, per avere un quadro chiaro e obiettivo della salute delle ossa, è fondamentale eseguire esami strumentali più approfonditi.
Tecnica DEXA (MOC)
Uno degli strumenti più affidabili per diagnosticare l’osteoporosi è la densitometria ossea tramite tecnica DEXA (Dual-Energy X-ray Absorptiometry), nota anche come MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Questo esame non invasivo misura la densità minerale delle ossa, solitamente nella colonna vertebrale e nel femore, e determina la presenza di osteoporosi o osteopenia. I risultati sono espressi in T-score e Z-score, che indicano rispettivamente la densità ossea confrontata con quella di giovani adulti sani e la densità rispetto a persone della stessa età.
Radiografia e esami del sangue
In caso di sospette fratture o per una valutazione più dettagliata, può essere prescritta una radiografia della colonna vertebrale o di altre ossa vulnerabili. Inoltre, esami del sangue e delle urine possono fornire ulteriori informazioni sul metabolismo minerale e aiutare a escludere forme secondarie di osteoporosi.
Importanza della diagnosi precoce
Riconoscere l’osteoporosi in una fase iniziale è cruciale per avviare tempestivamente trattamenti che possano fermare o rallentare il deterioramento osseo. Screening regolari, soprattutto in persone con fattori di rischio, e un’accurata valutazione clinica consentono di prevenire gravi complicazioni come le fratture.
Una gestione proattiva dell’osteoporosi, attraverso una combinazione di farmacoterapia, modifiche dello stile di vita e monitoraggio continuo, può migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone affette e ridurre le conseguenze sociali ed economiche della malattia.
Possibili trattamenti per l’osteoporosi
Una volta confermata la diagnosi, il trattamento dell’osteoporosi si focalizza su due obiettivi principali: prevenire ulteriori perdite di massa ossea e ridurre il rischio di fratture. Diversi approcci possono essere adottati in base alla specifica situazione del paziente.
Farmaci anti-osteoporotici
Tra i farmaci più comunemente utilizzati ci sono i bisfosfonati, che riducono il riassorbimento osseo, e il denosumab, un anticorpo monoclonale che inibisce l’attività degli osteoclasti. Nei casi più gravi, i farmaci anabolizzanti come il teriparatide stimolano la formazione di nuovo osso.
Terapia ormonale
Nelle donne post-menopausa, si può considerare la terapia con estrogeni o modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni (SERM), che aiutano a mantenere la densità ossea riducendo il rischio di fratture.
Vitamina D e calcio
L’integrazione con calcio e vitamina D è spesso raccomandata per assicurare un adeguato supporto alla mineralizzazione ossea e migliorare l’assorbimento del calcio a livello intestinale.
Stile di vita e prevenzione secondaria
Accanto alla terapia medica, modifiche significative dello stile di vita possono contribuire efficacemente alla gestione dell’osteoporosi:
- Attività fisica regolare: gli esercizi di resistenza e quelli che caricano il peso corporeo, come camminare o sollevare pesi, giocano un ruolo cruciale nel migliorare la densità ossea e ridurre il rischio di fratture.
- Dieta equilibrata: un’alimentazione ricca di calcio e povera di sale supporta il benessere delle ossa. L’assunzione di alimenti come latticini, pesce grasso e verdure a foglia verde è altamente raccomandata.
- Evitare alcol e fumo: questi fattori possono compromettere la salute ossea e aumentarne la fragilità.
Ridurre i rischi di caduta: adeguare gli ambienti domestici per minimizzare i pericoli di cadute e utilizzare dispositivi di assistenza, come i bastoni da passeggio, se necessario.