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Senologia

L’ambulatorio di senologia del Santagostino Genova si occupa della diagnosi precoce del tumore al seno e della sua prevenzione attraverso le visite cliniche e la diagnostica ecografica. Presso la sede genovese è possibile accedere a un percorso completo di valutazione senologica, con un’équipe multidisciplinare dedicata alla salute del seno.

A cosa serve il senologo?

Il medico specializzato in senologia è il professionista di riferimento per la prevenzione, la diagnosi e la gestione di tutte le patologie che interessano il seno. La sua attività non si limita al trattamento di malattie già manifeste, ma comprende anche il monitoraggio costante della salute mammaria, con l’obiettivo di individuare precocemente eventuali alterazioni. 

Si occupa sia di disturbi di natura benigna, come cisti, fibroadenomi, mastiti, infiammazioni croniche o infezioni ricorrenti della ghiandola mammaria, sia di situazioni più complesse, come il sospetto o la conferma di un tumore al seno.

Nel contesto oncologico, il senologo ha un ruolo centrale nell’intercettare le forme iniziali di carcinoma mammario, e nel guidare la paziente all’interno di un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato, in collaborazione con altre figure specialistiche come oncologi, radiologi, endocrinologi e chirurghi.

Inoltre, il senologo contribuisce a valutare il rischio individuale di sviluppare un tumore alla mammella, soprattutto nei casi in cui siano presenti familiarità o predisposizioni genetiche. In questi casi, può proporre programmi test genetici per una prevenzione ancora più accurata.

Quando si va dal senologo?

La visita senologica è raccomandata in diverse situazioni, sia per la prevenzione che per l’indagine di eventuali sintomi o anomalie. Una prima visita senologica intorno ai 25-30 anni può essere utile per stabilire un profilo di rischio individuale e ricevere indicazioni sull’autoesame del seno e sulla frequenza dei controlli futuri, soprattutto in presenza di fattori di rischio.

Nell’ambito dello screening mammografico, generalmente raccomandato a partire dai 40 anni, la valutazione del senologo è fondamentale per l’interpretazione degli esami e per definire eventuali approfondimenti.

In caso di sintomi, è importante consultare tempestivamente il senologo in presenza di:

  • noduli o addensamenti percepiti durante l’autopalpazione o l’esame clinico
  • variazioni nella dimensione, forma o aspetto del seno
  • alterazioni del capezzolo, come retrazione (rientro), deviazione o cambiamenti nella forma
  • secrezioni dal capezzolo, specialmente se monolaterali, spontanee o di aspetto ematico
  • modifiche della pelle del seno, come arrossamento persistente, gonfiore localizzato, pelle a buccia d’arancia o comparsa di fossette
  • dolore al seno persistente e localizzato di nuova insorgenza, non correlato al ciclo mestruale
  • gonfiore o noduli a livello del cavo ascellare.

Analogamente, l’aver riscontrato anomalie in precedenti esami di screening (mammografia, ecografia) necessita di una valutazione senologica per stabilire il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato.

Prestazioni disponibili presso gli ambulatori di senologia

Gli ambulatori di senologia mettono a disposizione un’ampia gamma di prestazioni dedicate alla salute del seno, coprendo tutte le fasi della prevenzione, della diagnosi e del monitoraggio delle principali patologie mammarie. 

Il percorso inizia generalmente con una visita clinica senologica, fondamentale per valutare eventuali anomalie della mammella attraverso l’esame obiettivo e l’anamnesi. Tra gli accertamenti più frequenti, rientrano:

  • ecografia mammaria, utile in particolare nelle donne più giovani
  • mammografia, raccomandata soprattutto dopo i 40 anni per individuare alterazioni non palpabili
  • risonanza magnetica del seno o l’agobiopsia, che permettono di analizzare il tessuto mammario e ottenere una diagnosi istologica precisa. Si procede con esami di approfondimento qualora emergano elementi sospetti.

In alcune sedi è possibile accedere anche a servizi avanzati, come la consulenza genetica e l’esecuzione di test molecolari per valutare la predisposizione familiare ai tumori al seno o all’ovaio.